giovedì 7 maggio 2009

GUARDIA DI FINANZA"Edilizia, boom del "nero": pizzicati 5.246 evasori Redditi per 3 miliardi

Roma .Non un centesimo all'erario. Evasori totali. Sono oltre cinquemila le imprese edili che, negli ultimi tre anni, hanno eseguito lavori di ristrutturazione senza dichiarare un euro di reddito. La Guardia di Finanza ha scovato 5.246 evasori totali nell’ambito del progetto "Pandora", l’operazione avviata nel 2006 sulle ristrutturazioni per le quali sono stati richiesti sgravi fiscali e sviluppata dal nucleo speciale entrate delle Fiamme Gialle in stretta sinergia operativa con i reparti territoriali.
I redditi sconosciuti Si dichiaravano nullatententi. Eppure ammontano a circa 3 miliardi di euro i redditi non dichiarati. I controlli sono stati possibili partendo dal controllo sugli sgravi fiscali chiesti dai contribuenti (36% sull’Irpef) per lavori di ristrutturazione. In pratica le ditte coinvolte emettevano fatture per consentire ai proprietari di casa di avere gli sgravi previsti dalla legge ma poi in sede di dichiarazione occultavano i redditi. Nell’ambito di questi controlli risultano anche circa 500 milioni di euro di Iva non versata all’erario.
Oltre 10mila lavoratori in nero Sono circa 10mila le posizioni lavorative irregolari scoperte nei controlli effettuate tra le imprese edili che hanno eseguito negli ultimi anni lavori di ristrutturazione.

2 commenti:

  1. Sarebbe interessante sapere quanto dichiara l'impresa che ha ristrutturato gli immobili di qualche pezzo grosso (politicamente) di gallicano. Forse ZERO perche' ha pensato di fare beneficienza a persone bisognose, molto bisognose!!!

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  2. Scusate l'intrusione, ho letto (sul blog della destra) di una piccola polemica nata a causa delle bollette di troppo inviate dal consorzio stradale, queste due righe teminano con "cominciamo bene". Volevo fare un commento, l'importante è cominciare (anche sbagliando) per poi portare a termine le cose nel miglior modo possibile e non come fa qualcuno che inizia le cose e poi dimentica di terminarle per non infastidire troppo la suscettibilità altrui.

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