mercoledì 30 settembre 2009

A PROPOSITO DI PASSERANO.....

Per chi fosse interessato a lato trovate il link di collegamento con il Bollettino Ufficiale della Regione Campania, in cui vi è riportato l'approvazione Piano di sviluppo della Tenuta Agropatrimoniale "Passerano" sita nel Comune di Gallicano nel Lazio.

venerdì 11 settembre 2009

RISPOSTA DEL VICE PRESIDENTE REGIONALE DELLA CAMPANIA RONGHI, ALL'INTERVISTA DEL SINDACO SORDI APPARSA IERI SUL QUOTIDIANO CINQUEGIORNI

Ansa 12:41 11-09-09
CAMPANIA: RONGHI, FARE LUCE SU UTILIZZO TERRENI NEL LAZIO
(ANSA) - NAPOLI, 11 SET - ''Non comprendo il nervosismo del
sindaco di Gallicano sulla vicenda del terreni in localita'
'Grotte del Diavolo' di proprieta' della Regione Campania
utilizzati dal suo comune per un insediamento Pip, dato che lo
stesso sindaco ritiene di aver agito correttamente''.
E' quanto afferma il consigliere regionale del MpA Salvatore
Ronghi, vice presidente del Consiglio regionale della Campania.
''Sulla vicenda ho presentato un esposto alla magistratura e
alla guardia di finanza affinche' facciano chiarezza sulla
vicenda - ha evidenziato Ronghi - e, a seguito della mia
iniziativa, anche l'assessorato regionale al patrimonio della
Regione Campania si sta attivando per verificare la questione,
tanto che l'asessore Forlenza ha reso noto di aver dato mandato
all'avvocatura regionale per tutelare la Regione Campania''.
''Come e' noto a seguito delle mie battaglie, il mio obiettivo -
prosegue Ronghi - e' quello di garantire che tutti i beni
dell'eredita' Quintieri, inclusi i lotti di terreno ubicati del
Lazio, vengano effettivamente destinati alla causa dei ragazzi
non vedenti del Colosimo e che non vengano ne' usurpati ne'
distratti per altri scopi''.
''Per questo attendo con fiducia le valutazioni della
magistratura e gli esiti degli accertamenti e delle azioni
legali della Regione Campania - conclude Ronghi - e credo che il
sindaco di Gallicano dovrebbe fare altrettanto ed evitare di
avventurarsi sul terreno dei facili giudizi: se un giorno,
qualora ne avessi bisogno, decidero' di prendere lezioni di
buona amministrazione, certamente non mi rivolgero' a lui''.
(ANSA).
COM-TOR/BOM
11-SET-09 12:41 NNNN

mercoledì 9 settembre 2009

A NAPOLI SI PARLA DI GALLICANO! LE PROCURE DI NAPOLI, ROMA E LA GdF DI FRASCATI DOVRANNO INDAGARE E NON DI CERTO PER LA NOSTRA SAGRA DEL CIAMBELLONE!!

Dal quotidiano "Roma" di Napoli uscito oggi 09.09.2009
Titolo : Colosimo, sui beni le mani del Lazio
di Mario Pepe

NAPOLI. I beni del Colosimo finiscono di nuovo al centro delle polemiche.
E la denuncia arriva ancora una volta dal vicepresidente del consiglio regionale Salvatore Ronghi. «La Regione Lazio e il comune di Gallicano, in provincia di Roma, stanno scippando i terreni di proprietà della Campania senza che la nostra Regione faccia alcunché per difendere il proprio territorio», denuncia l’esponente dell’Mpa che, a tal proposito, ha inoltrato un’interrogazione all’assessore al Demanio Oberdan Forlenza «Da oltre un mese – spiega - ho denunciato che, in maniera arbitraria e illegittima, la Regione Lazio e il Comune di Gallicano si sono appropriati del territorio campano, in località Grotte del Diavolo, nella tenuta di Passerano, per avviare insediamenti produttivi, e, ancor più grave, che queste proprietà fanno parte della famosa eredità dei Quintieri e che dovrebbero essere destinate solo ed esclusivamente a beneficio dei non vedenti dell’Istituto Colosimo». Tra l’altro, sembra che ieri sia apparso sul sito dell’amministrazione
Comunale laziale il bando per l’assegnazione ai privati dei terreni di proprietà della Regione Campania. Per questo motivo, Ronghi ha presentato una denuncia alle procure della Repubblica di Napoli e Roma e alla Guardia di Finanza
di Frascati. Ma la tenuta di Gallicano sarebbe ormai da tempo soggetta a tentativi di acquisizione, condotti progressivamente e per “piccoli pezzi”. Oltre al bando del Comune di Gallicano, che su 36 ettari vorrebbe impiantare
un insediamento produttivo (ed in tal senso avrebbe già ricevuto un primo benestare della Regione Lazio), gira voce che
la Provincia di Roma avrebbe pensato di costruire, su una parte del terreno, un impianto a biomasse per il compostaggio sfruttando anche il letame degli animali della tenuta. Particolare curioso: la Regione Campania, sempre secondo voci provenienti dal Lazio, avrebbe, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale laziale, inoltrato la chiarazione d’intenti per ottenere contributi per la costruzione di un piccolo impianto, sempre a biomasse. E la proprietà di Gallicano, all’inizio di luglio, era tornata al centro delle cronache per la scoperta, di un aeroporto privato su un terreno concesso in fitto alla Aviocaipoli: l’impegno era quello di costruire un’aviosuperficie per il volo a vela, di fatto è nato un piccolo scalo privato. Ne è nato un contenzioso ancora in atto proprio per la scoperta di queste infrastrutture non previste dal contratto di locazione dopo che l’assessore competente, Oberdan Forlenza, aveva informato il presidente della Sauie (la società che gestisce il patrimonio immobiliare regionale), Uberto Siola.

E l’eredità Quintieri torna al centro delle polemiche

martedì 8 settembre 2009

PRESENTATE DENUNCE CONTRO IL COMUNE DI GALLICANO (PASSERANO)

08/09/2009, ore 16:24
Ronghi: "Regione Lazio sottrae territorio a Campania"
di: Redazione
“La Regione Lazio e il Comune di Gallicano della provincia di Roma stanno ‘scippando’ i terreni di proprietà della Campania senza che la nostra Regione faccia alcunché per difendere il proprio territorio”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale del MpA Salvatore Ronghi.
“Da oltre un mese, con una mia interrogazione, ho denunciato che, in maniera arbitraria e illegittima, la Regione Lazio e il Comune di Gallicano si sono appropriati del territorio campano, ubicato in località ‘Grotte del Diavolo’, per avviare insediamenti produttivi, e, ancor più grave, che queste proprietà fanno parte della famosa eredità dei Quintieri e che dovrebbero essere destinate solo ed esclusivamente a beneficio dei non vedenti dell’istituto Colosimo” – aggiunge Ronghi, che chiede conto dell’operato della Sauie, che gestisce i beni immobili della Regione, del suo nuovo presidente e dello stesso assessore regionale Oberdan Forlenza.
“La questione è urgente – aggiunge Ronghi – perché proprio stamani sul sito del comune di Gallicano è stato addirittura pubblicato il bando per l’assegnazione ai privati dei terreni di proprietà della Regione Campania”.
Il vice presidente del Consiglio regionale ha, inoltre, reso di aver presentato una denuncia alle Procure della Repubblica di Napoli e Roma e alla Guardia di Finanzia di Frascati “affinchè si indaghino su questi gravi episodi”.

sabato 5 settembre 2009

LA MITICA GUARDIA DI FINANZA....

Eco-News

Colleferro: la discarica pagata e mai realizzata

Fondi al consorzio Gaia per una discarica mai realizzata a Colleferro. «Sulle carte è edificata, ma non esiste»
Per ottenere in prestito quella cifra - 100 milioni di euro dell’Erario - ben che vada ci vuole almeno un mese. Stavolta invece la somma è giunta, in diverse tranche, con istruttorie chiuse anche «in una settimana, con istanza depositata il 23 dicembre, compresi Natale, Santo Stefano e Capodanno. Mi sono recato personalmente alla Cassa depositi e prestiti perché non credevo ai finanzieri che mi dicevano che la liquidazione fosse avvenuta in sette giorni e lì mi hanno dato conferma». Soldi pubblici in gran parte spariti nel nulla, scomparsi, per una cifra superiore ai 30 milioni di euro, nella costruzione di una discarica ai Castelli che dalle carte «risulta già in opera e completamente edificata» ma che «non esiste, non esiste neanche il progetto. Non esiste assolutamente niente».E se del denaro volatilizzato non ci sono neppure le carte chieste a garanzia, «è stato per una svista», hanno spiegato imbarazzati alla Guardia di Finanza. Con un tono che appare ancora incredulo lo racconta Giuseppe Travaglini, pubblico ministero del Tribunale di Velletri, alla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, durante un’audizione recentissima, l’ultima che chiude l’approfondimento sul Lazio.
Si sta parlando dell’indagine per bancarotta fraudolenta del consorzio Gaia di Colleferro che, per conto di 47 comuni dell’hinterland romano, gestisce uno dei termovalorizzatori più importanti della regione. Il sostituto (titolare di scottanti inchieste sui reati contro la pubblica amministrazione) fornisce dati inediti, dettagliati in un rapporto inoltrato alla Corte dei Conti. I nuovi accertamenti contabili potrebbero ruotare attorno a quel che sillaba il pm riguardo la «creazione di una seconda discarica a Colleferro, che a ben vedere forse neanche serviva, visto che ne era stata inaugurata una nuova a Colle Fagiolara. Di fatto, un problema di giacenze di rifiuti non si è mai posto».Ad ascoltare il magistrato sono i parlamentari della commissione presieduta da Gaetano Pecorella che ha avviato l’indagine sul Lazio, dopo le polemiche sull’inadeguatezza di Malagrotta e le tante inchieste sullo smaltimento di rifiuti tossici. Come a Gomorra. Entro fine settembre Antonio Rugghia, deputato Pd, e Candido De Angelis, senatore Pdl, ex sindaci di Ciampino e Anzio, firmeranno la relazione finale. Un documento riservatissimo che sarà inoltrato all’autorità giudiziaria, visti i «fatti di rilevanza penale». Cosa conterrà, in parte lo dice Travaglini nelle pagine non secretate dell’audizione sul «crac Gaia», con le accuse di truffa, corruzione e peculato indirizzate a vario titolo a dirigenti ed ex dirigenti del consorzio divenuto spa dopo la decapitazione giudiziaria.
Un fiume di soldi (i 100 milioni di euro) chiesti alla Cassa depositi e prestiti (la banca di Stato che finanzia le opere pubbliche) tramite «mutui di scopo», destinati ai progetti da realizzare. Danaro che dunque «non poteva essere distratto nella sua utilizzazione - spiega il pm - ma che invece è servito a tutto, tranne che allo scopo dichiarato». È il caso, appunto, della discarica di Colleferro, «finanziata per oltre 30 milioni di euro, già in opera e secondo il legale rappresentate costruita nel 2005». Ma che invece, oggi, semplicemente «non esiste».Davanti ai parlamentari allibiti («è uno scenario di una gravità enorme», sbotta De Angelis) Travaglini nota che «non tutti i 100 milioni sono stati distratti: non sappiamo che fine abbia fatto una parte di questo importo, circa 30-40 milioni di euro». Finanziamenti concessi dalla Cassa «senza sincerarsi dell’esistenza di garanzie» che sono «sparite per un disguido», ha spiegato il direttore dell’istituto al pm che lo ha ascoltato «più volte» assieme alle Fiamme Gialle.Per «un’altra svista» alla banca di Stato non si sono accorti che Gaia «è rimasta consorzio un anno più del dovuto (un passaggio in vista del commissariamento governativo, ndr) continuando così con l’erogazione dei finanziamenti (per un totale pari a quelli ottenuti da tutti i consorzi d’Italia) sino all’arresto dell’amministratore delegato Roberto Scaglione, ammanettato pure per lo scandalo laziale delle case Asl da cartolarizzare. Con la prescrizione incombente, Pecorella conclude amaro: «In definitiva si costruisce tutto un processo di cui resta solo l’audizione in commissione: un po’ poco». (Alessandro Fulloni, CorriereDellaSera