REPUBBLICA ITALIANA - LA CORTE DEI CONTI - SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL LAZIO
Nell’adunanza del 22 luglio 2008 composta dai magistrati:
Vittorio Zambrano Presidente;
Rosario Scalia Consigliere relatore;
Antonio Frittella Consigliere;
Giuseppe Borgia Consigliere;
Maria Teresa Polverino Consigliere;
Francesco Alfonso Consigliere;
Maria Luisa Romano Primo Referendario
VISTO l’art. 100, comma 2, della Costituzione;
VISTO il T.U. delle leggi sull’ordinamento della Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e le successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, e successive modificazioni;
VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131;
VISTO l'art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006);
VISTO l'art. 2 del Regolamento 16 giugno 2000 per l'organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti;
VISTA la deliberazione n. 5/AUT/2007 con la quale la Sezione delle Autonomie, ha adottato in attuazione dell’art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) i criteri e le linee guida, corredate di questionari, da osservarsi dal Collegio dei revisori dei conti per la comunicazione dei dati relativi ai rendiconti degli enti locali per l’esercizio 2006;
VISTA la deliberazione n. 90/g/2007 della Sezione regionale di controllo per il Lazio con la quale sono state definite le modalità operative e temporali da rispettare, da parte dei suddetti organi di revisione, per la trasmissione della relazione e degli allegati;
ESAMINATA la relazione-questionario inoltrata dall’organo di revisione economico-finanziaria del Comune di Gallicano nel Lazio, acquisita al protocollo di questa Sezione in data 23 ottobre 2007 con il n.4829;
VISTI i chiarimenti e le informazioni fatti pervenire dall’organo di revisione economico-finanziaria;
VISTA la nota con la quale il magistrato istruttore, ritenendo i chiarimenti trasmessi non idonei a superare i dubbi insorti sulla regolarità o sulle criticità di alcune poste di bilancio, ha chiesto al Presidente della Sezione l’attivazione della procedura prevista dall’art.1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;
VISTA l’ordinanza n.6/2008 con cui il Presidente ha convocato la Sezione per l’odierna adunanza, trasmessa al Comune di Gallicano nel Lazio ai fini dell’integrazione del contraddittorio formale;
UDITI, all’adunanza odierna, il Consigliere relatore, dott. Rosario Scalia e, per l’Amministrazione interessata, il Responsabile del Servizio Finanziario, dott. Enrico Mastrocinque;
RITENUTO IN FATTO
In adempimento dell’obbligo stabilito dall’art. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005, l’organo di revisione del Comune di Gallicano nel Lazio ha trasmesso a questa Sezione regionale di controllo la relazione-questionario di competenza sul rendiconto 2006, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite con delibera n. 5/AUT/2007 della Sezione delle Autonomie, resa esecutiva, quanto alle modalità operative e temporali, con delibera di questa Sezione medesima n.90/g/2007.
Il magistrato incaricato deferiva, al termine dell’ attività istruttoria svolta in contraddittorio con il Comune di Gallicano nel Lazio, deferiva la questione al Presidente della Sezione per l’eventuale attivazione della procedura prevista dall’art. 1, comma 168, della citata legge n. 266/2005, a tenore del quale “la Corte dei Conti, qualora accerti, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adotta specifica pronuncia e vigila sull’adozione da parte dell’ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno”.
Conseguentemente, il Presidente della Sezione, con propria ordinanza n. 6/2008, convocava l’odierna Adunanza, cui veniva invitata a partecipare, al fine di assicurare il contraddittorio di rito, l’Amministrazione interessata, con facoltà di produrre memorie atte a giustificare le ragioni sottostanti alle proprie scelte nell’impostazione del bilancio in questione.
Dopo una attenta analisi della documentazione acquisita, il magistrato istruttore ha rilevato le seguenti criticità:
1) Mancato rispetto del patto di stabilità interno.
L’istruttoria sul questionario relativo al rendiconto dell’esercizio 2006, approvato dall’Amministrazione Comunale con deliberazione n. 34 del 18 Settembre 2007, ha fatto emergere il mancato rispetto del Patto di stabilità interno 2006, con particolare riferimento alla spesa corrente per la gestione di competenza, che ha evidenziato uno scostamento rispetto all’obiettivo previsto per un importo pari ad euro 234.129,47.
L’amministrazione comunale, sia attraverso l’organo di revisione, (con la nota acquisita da questa Sezione con protocollo n. 2842 del 26 maggio 2008 in risposta alla richiesta di chiarimenti), sia attraverso il Vice Sindaco, con le memorie difensive e le controdeduzioni prodotte all’odierna adunanza, ha riferito come lo “sforamento” del patto relativamente alla spesa corrente per la gestione di competenza sia principalmente dovuto alla necessità di adempiere, da parte dell’Ente, ad impegni assunti negli anni precedenti per obbligazioni contratte a termini di legge, anche in relazione al registrato aumento della popolazione al di là dei 5.000 abitanti nel corso dell’anno 2004.
Il Responsabile del Servizio Finanziario, a sua volta ha fatto presente, che l’aumento della popolazione (>5.000 abitanti) nel corso dell’esercizio 2004, ha comportato l’obbligo di rispettare il patto a partire proprio dall’anno 2006.
Ciò avrebbe comportato difficoltà nel porre le basi per un’adeguata programmazione delle attività e degli impegni, tali da consentire il raggiungimento degli obbiettivi imposti.
Lo stesso responsabile del Servizio Finanziario, ha inoltre, rilevato come il superamento dei 5.000 abitanti, abbia determinato l’aumento obbligatorio di alcune spese, quali, ad esempio, le indennità per cariche istituzionali, il cui incremento, rispetto al 2004, si è attestato sui 44.000 euro.
Ha inoltre dichiarato che il Comune di Gallicano, come molti altri piccoli comuni, ha una spesa corrente estremamente ridotta, la cui entità non può essere gestita senza una adeguata azione di medio-lungo periodo, per cui una sua ulteriore riduzione comporterebbe ripercussioni negative sull’efficienza dell’apparato amministrativo. In particolare, ha evidenziato come la spesa per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani risultasse aumentata nel 2006, rispetto al 2004, di circa 77.000 euro, la spesa per il servizio scuolabus e mensa fossero aumentate di circa 31.000 euro, la spesa per la pubblica illuminazione fosse anch’essa aumentata di circa 22.000, così come quella per il ricovero dei cani randagi incrementata di 29.000 euro.
2) Mancata scomposizione dell’ avanzo di amministrazione
L’istruttoria ha fatto altresì emergere l’irregolare esposizione dell’avanzo di amministrazione, non conforme a quanto disposto dall’art.187 del T.U.E.L..
Con nota istruttoria n. 2082 del 30 aprile 2008, il magistrato istruttore ha chiesto chiarimenti all’organo di revisione. In effetti, l’avanzo di amministrazione è stato iscritto interamente tra i fondi non vincolati, eludendo il disposto normativo dell’art.187 del T.U.E.L., che dispone la distinzione dell’avanzo in fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per il finanziamento di spese in c/capitale e fondi di ammortamento.
Con lettera pervenuta a questa Sezione prot. n. 2842 del 26 maggio 2008, l’organo di revisione ha peraltro precisato che la mancata ripartizione dell’avanzo, così come imposto dal Testo Unico, in sede di approvazione del rendiconto 2006, era stata fatta presente al Consiglio Comunale, il quale si era impegnato ad inserire tale argomento come punto di discussione nella seduta successiva.
L’Ente, successivamente, con nota n. 4553 del 21 Luglio 2008, nell’inviare le proprie controdeduzioni in vista dell’odierna adunanza, ha fatto presente come tale scomposizione fosse stata regolarmente effettuata in sede di approvazione del rendiconto, avvenuta con delibera consiliare n. 34 del 18 settembre 2007, sicché era da ritenere che la mancata suddivisione dell’avanzo nel questionario redatto dall’organo di revisione, era da attribuirsi all’utilizzo di documenti messi a disposizione dello stesso, prima della definitiva approvazione del rendiconto.
3) Non corretta allocazione delle entrate dei proventi da permessi di costruire.
L’istruttoria ha fatto emergere alcune criticità in ordine alla corretta allocazione delle entrate derivanti dal permesso di costruire.
Al riguardo, con nota istruttoria n. 2082 del 30 aprile 2008, il magistrato istruttore ha chiesto chiarimenti all’organo di revisione il quale, nota prot. n. 2842 del 26 maggio 2007, ha precisato che le entrate da permesso di costruire erano state suddivise e allocate per il 37,91 % al titolo III per la copertura delle spese correnti e, per la differenza, al titolo IV per la copertura di spese in conto capitale.
Il Responsabile del servizio Finanziario, ha a sua volta riferito che, contrariamente a quanto dichiarato nella precedente nota del 31 maggio 2007, a firma del Presidente del Collegio dei Revisori, il contributo per permesso di costruire fosse stato allocato nel titolo I dell’entrata, anziché al titolo III.
4) Mancato aggiornamento degli inventari e inattendibilità del conto del patrimonio.
L’istruttoria sul rendiconto dell’esercizio 2006,ha fatto inoltre emergere che l’Ente non ha effettuato l’aggiornamento annuale degli inventari.
Al proposito, l’organo di revisione ha precisato che l’Ente aveva aggiornato, con determinazione n. 256 del 30 luglio 2007, solamente l’inventario per categorie, mentre l’inventario dettagliato dei beni era ancora in corso di aggiornamento su una nuova procedura informatizzata.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Sulle irregolarità e/o criticità rilevate in sede istruttoria la Sezione ravvisa quanto segue:
1) Mancato rispetto Patto di stabilità interno.
Si riscontra il mancato rispetto del Patto di stabilità interno 2006, così come previsto dall’art. 1, comma 138,della legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante “ Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)”, con particolare riferimento alla spesa corrente per la gestione di competenza 2006.
Il mancato rispetto del Patto di stabilità interno, pur avendo il legislatore disposto, con successiva norma (art.1, co.701 L.F. 2007) la disapplicazione delle limitazioni amministrative nei confronti delle Amministrazioni inadempienti, continua a costituire “comportamento difforme dalla sana gestione finanziaria” (art. 1 comma 168 della L. finanziaria per il 2006) e come tale richiede che l’Ente adotti specifiche misure correttive per ricondurre la gestione ai principi di correttezza finanziaria, quanto meno al fine di non incorrere in nuovi sfora,menti negli esercizi futuri.
Anche se appare comprensibile che il Comune di Gallicano nel Lazio, per aver superato il limite dei 5.000 abitanti nel corso dell’anno 2004, abbia ragionevoli motivazioni per giustificare le proprie difficoltà di programmazione, la Sezione non può esimersi dal valutare il mancato rispetto del Patto di stabilità alla stregua di una vera e propria irregolarità.
Infatti i limiti posti dal Patto di stabilità interno costituiscono per gli Enti territoriali prescrizioni vincolanti ex art 117 della Costituzione, imposte a detti enti dal legislatore nazionale nell’esercizio delle funzioni di coordinamento della finanza pubblica, ad esso spettante per il perseguimento degli obiettivi generali di contenimento della spesa pubblica.
2) Mancata scomposizione dell’avanzo di amministrazione.
Tale irregolarità risulta superata per aver l’Ente correttamente esposto, il risultato di amministrazione dell’esercizio 2006, approvato con deliberazione consiliare n. 78 del 30 luglio 2007, così recependo le indicazioni formulate dal Magistrato in fase istruttoria.
3) Errata allocazione delle entrate dei proventi per permessi di costruire.
Una ulteriore criticità è emersa dalla verifica del mantenimento degli equilibri della gestione di competenza per il conseguimento dei quali l’ente, ha dovuto utilizzare, per il finanziamento di spese correnti, i proventi per permesso di costruire, avvalendosi della facoltà di imputare direttamente alla gestione corrente, nel titolo I “Entrate Tributarie”, il contributo per permesso di costruire, per la sola parte destinata al finanziamento delle spese correnti.
Questa modalità operativa, diventata prassi per non pochi comuni in conseguenza della indicazione dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali - che aveva qualificato come tributaria l’entrata degli oneri per permesso di costruire - ha comportato una difformità di comportamenti tra gli enti stessi, così che, con circolare dell’8 marzo 2007, n. 5, la competente Direzione della Finanza Locale del ministero dell’Interno, con riferimento alla destinazione dei proventi delle concessioni e delle relative sanzioni in materia edilizia, è intervenuta indicando che “la corretta impostazione contabile comporta l’integrale collocazione in entrata al titolo IV (entrate di parte capitale)”.
La suddetta indicazione è da ritenere opportuna e condivisibile poiché, l’indicazione dell’Osservatorio, determinando la suddetta difformità di allocazione degli oneri di concessione nei bilanci degli enti locali, (chi interamente al titolo I, chi in parte al titolo I e in parte al titolo IV, chi l’intero stanziamento al titolo IV) aveva “falsato” la quantificazione delle entrate correnti (somma dei titoli I+II+III) che rappresenta una importante base di calcolo per i parametri di deficitarietà strutturale e della maggior parte degli indicatori finanziari dell’ente (grado di rigidità strutturale; grado di autonomia finanziaria; di autonomia tributaria; pressione tributaria, ecc.). La Sezione, pertanto, invita l’Ente recepire l’attuale orientamento normativo, così da correggere con il prossimo bilancio la allocazione del contributo per permessi da costruire, da imputare al titolo IV dell’Entrata.
4) Mancato aggiornamento dell’inventario.
Il magistrato ha altresì contestato l’irregolarità contabile conseguente all’inosservanza del disposto di cui all’art. 230 T.U.E.L., relativa al mancato aggiornamento degli inventari, inadempimento che incide sulla correttezza e veridicità delle risultanze dei bilanci, che passa attraverso la registrazione degli accadimenti di gestione la cui corretta rappresentazione esige il rispetto delle regole e delle prescrizioni concernenti anche la redazione dell’inventario.
Secondo l’orientamento generale della Corte dei conti, il mancato aggiornamento dell’inventario costituisce una grave irregolarità, atteso che tale inadempimento invalida le risultanze del conto del patrimonio che deve rappresentare compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria del comune, indispensabile non solo per apprezzare i risultati della gestione, ma per poter adeguatamente pianificare l’azione futura.
Si confida nel rispetto dell’impegno comunicato di completare l’aggiornamento dei beni immobili entro l’esercizio 2008.
P.Q.M.
La Sezione regionale di controllo per il Lazio, visto l’art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266:
1) dichiara che il rendiconto 2006 del Comune di Gallicano nel Lazio evidenzia elementi sintomatici di una situazione finanziaria non rispondente a criteri di sana gestione;
2) dichiara che il Comune di Gallicano non ha rispettato il Patto di stabilità interno le cui regole, in quanto direttamente derivanti dai principi del Trattato U.E. in materia di politica economico-finanziaria, non possono essere eluse o disapplicate;
DISPONE
la trasmissione della presente deliberazione al Consiglio Comunale di Gallicano nel Lazio.
Ordina, altresì, che copia della stessa sia inviata al Sindaco e, per conoscenza, all’organo di revisione del Comune di Gallicano nel Lazio.
Manda alla segreteria per gli adempimento di rito.
Così deliberato in Roma, nella Camera di Consiglio del 22 Luglio 2008.
Il Relatore Il Presidente
(Rosario Scalia) (Vittorio Zambrano)
Depositato in segreteria il 31 dicembre 2008
Il Dirigente del Servizio di Supporto
(Massimo Biagi)
Niente di nuovo, credo che queste cose vadano dette ai 1802 elettori che hanno riconfermato la fiducia a questa maggioranza. Le consiglio di fare un bel manifesto della parte evidenziata in rosso in modo tale che anche chi non ha internet possa conoscere l'OTTIMA GESTIONE del nostro comune. Grazie
RispondiEliminama davvero credete che basti un blog, carino e pungente, per fare politica e cercare di mandare a casa questa compagnia di affari ed intrallazzi vari? Ma lo volete capire che bisogna sporcarsi le mani e la faccia andando a attaccare manifesti di denucia, andare nei bar e nelle piazze e anche nelle case per far capire come si amministra un comune e far capire come si vuole amministrare. Bisona mettere la faccia pe aiutare dove è possibile icittadini che hanno bisogno di aiuti e di consigli, bisogna essere dipsonibili per 25 ore al giorno a disposizino chi vuole aiuti e consigli, e non ricordarsi solo alla vigilia delle elezioni per chiedere il voto. Questo se si vuole veramente cambiare e non il solito bla, bla di circostanza. Le amnesie del vice sindac fanno da contraltare alle amnesie di chi ha scritto quel post, sono passati due mesi e possibile che in questo paese non sia successo nulla da portare a conoscenza dei cittadini o si era troppo impegnati a coltivare il proprio orticello? Probabilmente il problea sta tutto qui: si cerca la propria visibilta' personale e delgi altri non ce ne puo' fragare di meno. salve
RispondiEliminaSarebbe bello conoscere i dettagli dell'articolo qui a fianco dal titolo "OPERAZIONE CARABINIERI A TUTELA SICUREZZA LAVORATORI". Grazie
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