mercoledì 29 luglio 2009

A PROPOSITO DI COERENZA................

Certo che a Gallicano non ci facciamo mancare proprio niente.Pensavamo, ma evidentemente sbagliando, che era impossibile aggiungere qualcosa a queste torride giornate di fine luglio, ma come al solito i proverbi non sbagliano quasi mai.

Mai dire mai!

In questi giorni per il paese non si parla e si ride molto di un personaggio che fino a qualche mese fa, voleva dettare le regole dell'essere più fascista dei fascisti, mentre oggi gettata la maschera si rivela per quello che è sempre stato e che sempre sarà.

A me personalmente non fa ne caldo ne freddo conoscere quali saranno i suoi nuovi traguardi politici, ne tantomeno scrivere del suo nuovo ruolo all'interno del palazzo di via III novembre con uina "qualifica" dal nome nobile e altisonante.

Ma una cosa vorrei ricordarla a chi legge questo blog e non certamente al camaleonte della politica gallicanese, adesso finalmente sapete chi è l'uomo mascherato che giocava a fare il Duce con spalle dritte, petto in fuori ma che nel suo io era e è, più antifascista dell'intero schieramento del centro sinistra.

Quindi non commento ma vedrete che tra qui a non molto l'uomo mascherato ne combinerà un'altra delle sue.

Attendete con pazienza.

mercoledì 22 luglio 2009

Strada, legge prima dell'esodo "Alcol zero per i neopatentati"


Roma - Giro di vite sulle strade prima dell'esodo di agosto. La commissione Trasporti della Camera ha approvato, in sede legislativa all’unanimità, con due astenuti, le nuove norme sulla sicurezza stradale. Ora il testo passa al Senato, per l’approvazione definitiva. La maggioranza e l’opposizione intendono approvare definitivamente le nuove norme, a Palazzo Madama, prima dell’inizio dell’esodo di agosto. Tra le misure, zero alcol per i neopatentati e conducenti professionali, 15 anni di carcere per chi uccide guidando sotto effetto di alcol e droghe, vincoli ulteriori per i 150 km all’ora in autostrada, narcotest alla presenza di personale sanitario.
Giro di vite Con le nuove regole chi ha preso la patente da meno di tre anni e chi guida per lavoro non potrà bere neanche un goccio prima di mettersi al volante. Per chi viene pizzicato alla guida dopo una birra, la prima volta scatta la multa da 155 a 624 euro, la seconda arriva la revoca della patente. La licenza verrà immediatamente ritirata a chi inverta il senso di marcia, attraversi lo spartitraffico o percorra contromano autostrade e strade extraurbane.
Narcotest Arriva il narco-test, che affiancherà quello sul tasso alcolico. A praticarlo al guidatore, però, potrà essere solo personale sanitario. Per la definizione degli strumenti con i quali sarà effettuato il test il documento rimanda a un decreto attuativo. Il nuovo provvedimento introduce anche l’insegnamento obbligatorio dell’educazione stradale nelle scuole, mentre stabilisce criteri di idoneità tecnica più stringenti per i titolari delle autoscuole.
Il limite a 150 all'ora Tra le novità più discusse il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti di autostrada, interpretato dai critici come un ammorbidimento delle regole. In realtà attualmente il codice della strada stabilisce, all’articolo 142, che "sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 chilometri orari". Il nuovo provvedimento impone che l’innalzamento del limite possa avvenire soltanto nei tratti di strada in cui sono installati i tutor (rilevatori in grado di calcolare la velocità media dell’auto su un determinato tratto di strada, tenendo conto del tempo impiegato dal veicolo per percorrerlo tutto). Tra le altre novità tecnologiche, invece, il testo introduce in via sperimentale la "scatola nera" sui veicoli per i quali è necessaria la patente di guida C, D o E e del "casco elettronico" per chi viaggia su due ruote.
Contro gli appalti facili dei Comuni Ma se gli italiani dovranno stare più attenti alla guida, anche per i Comuni si profila un giro di vite. Tra le novità, infatti, c’è anche il divieto per gli enti locali di far uso di autovelox e di altri strumenti di controllo se non di loro proprietà. Mezzi che comunque potranno essere utilizzati solo con l’impiego di vigili. In questo modo viene di fatto vietata la pratica di dare in appalto a società esterne il controllo del traffico e la sanzione delle contravvenzioni. L’innovazione dovrebbe scoraggiare la pratica di fare cassa attraverso le multe. I vigili urbani, inoltre, non potranno effettuare controlli su autostrade e strade extraurbane principali. E una buona parte dei proventi delle multe dovrà essere obbligatoriamente indirizzata al miglioramento della segnaletica stradale, al potenziamento delle barriere, al rinnovo del manto stradale e all’intensificazione dei controlli.

domenica 12 luglio 2009

SPERIAMO CHE LA PROCURA LEGGA !

Dai quotidiani "La Repubblica e Cinque" apprendiamo della nuova querelle tra la Regione Campania con il nuovo assessore Forlenza a la società che gestisce l'aviosuperficie di Caipoli, esistente sul terreno di proprietà della fondazione Colosimo (Passerano) e precisamente a Caipoli.

La Regione Campania lamenta il fatto che l'aeroporto sia abusivo non solo nella costruzione di manufatti ma anche nel fatto che l'area sia destinata a decolli e atterraggi. Anzi per dirla con le parole dell'assessore campano talmente abusivo che lui stesso ha provveduto a informare gli organi competenti che da quel terreno (a pochi minuti di volo al centro di Roma) partono e arrivano aerei a motore.

Dall'altra parte la società che gestisce l'aviosuperficie, nel rispondere alle domande del giornalista di Rrepubblica sostiene tre cose :

a) che il terreno dove hanno fatto l'aviosuperficie era una discarica;

b) che l'aeroporto è utile per chi, per esempio in volo ha bisogno urgente della toilette e sa che li può scendere, fare i propri bisogni e ripartire;

c) che non sapevano che il terreno fosse di proprietà della Regione Campania.

Bene, queste motivazioni anche se non condivisibili sono le motivazioni edotte.

Ma manca un soggetto in questa querelle.

Manca un soggetto che essendo istituzionale ha un diretto ruolo, compito e credo anche qualche responsabilità, nella questione.

Ma questo soggetto istituzionale, che corrisponde al Comune di Gallicano nel Lazio, per bocca di uno dei suoi più autorevoli rappresentanti, ovvero Vice sindaco, nonchè assessore con delega proprio su Passerano e perchè no anche assessore all'urbanistica nella passata consiliatura, che cosa fa o cosa dice?

Nulla!

Come le squadre di calcio in difficoltà che subiscono sconfitte su sconfitte decidono di entrare in silenzio stampa, anche lui adotta la stessa tecnica.

Questo è quanto apprendiamo dal quotidiano "Cinque".

Qualche lettore un po sbadato potrebbe pensare, che essendo lui un rappresentante del comune estraneo a questa faccenda non abbia da dire nulla e quindi nulla da rispondere alla stampa.

Ma è bene ricordare a tutti, anche ai lettori più disattenti che il Comune di Gallicano conosce talmente bene questa situazione che non riusciamo a comprendere la linea scelta, ovvero del silenzio stampa.

Sbaglio o qualche anno fa la giunta comunale richiese una variazione di PRG per far si che l'area fosse destinata a aviosuperficie?

Sbaglio o sempre in quel periodo un tecnico comunale dell'ufficio tecnico contrario nel firmare un atto amministrativo, fu sostituito nel firmare il medesimo atto dal responsabile dell'area tecnica in persona?

Sbaglio o un consigliere di minoranza (Rossi) denunciò oltre che al Comune, al Comandante della Polizia Urbana e alla Procura di Tivoli che in quell'area vi era un aeroporto su un'area che prima era una discarica e che vi erano stati costruiti dei manufatti?

Ma allora mi chiedo, prima che qualcuno possa ricordarmi che anch'io ho avuto un immobile sottoposto a sequestro per violazione urbanistica, che prontamente i vigili e l'ufficio tecnico hanno posto i sigilli e che una causa mi attende da qui a non molto, ma a Caipoli nessuno ha visto nulla? Nessuno ha mai visto decollare o atterrare aerei a motore, nessuno ha mai visto hangar?

Ma sbaglio o all'ultima festa di S. Antonio un elicottero, con estrema bravura del pilota, fermo in volo sulla piazza dove avveniva la benidizione degli animali lanciava coriandoli sulla cittadinanza festante?

Sbaglio o qualcuno pensava fino a poco tempo fa di fare una convezione con l'aviocaipoli al fine di ottenere, grazie all'utilizzo di un aeromobile, un maggiore controllo del territorio gallicanese sia in termini di prevenzione di sicurezza che in materia di abusivismo.

Peccato che quella convenzione non sia andata in porto, perchè con l'elicottero che si alzava in volo dalla pista di Caipoli, al fine di stanare nuove edificazioni abusive, sarebbe stato difficile nascondere l'aeroporto dal quale lo stesso elicottero era partito.

Ma questa è Gallicano!

Quella Gallicano che vede solo alcuni edifici abusivi, dimenticando di vederne per esempio molti altri che da tinelli sono diventati ville con torrette di avvistamento, costruzioni nuove fatte per ricoveri d'animali e che un giorno otterranno il cambio di destinazione d'uso, a differenza di altri che invece se gli andrà bene dovranno essere abbattuti solo perchè hanno fatto una stanza in più.

Questa è Gallicano e allora per scoprire che a Caipoli, per dirla con le parole dell'assessore campano, ci fosse un aeroporto fantasma i gallicanesi dovevano apprenderlo dalle pagine dei due quotidiani.

Evviva il silenzio stampa, evviva chi l'ha inventato, evviva chi lo pratica!

sabato 11 luglio 2009

Dal Quotidiano Cinque Giorni di oggi 11 luglio 2009 e l'Ass. Accordino si chiude in silenzio stampa!!!!!

Solo alcuni mesi fa avevamo dato notizia della crisi dell’azienda agricola Passerano su cui erano state presentate diverse interrogazioni da parte di alcuni gruppi dell’opposizione della Regione Campania, proprietaria dei terreni. Oggi una nuova interrogazione ha come oggetto una segnalazione davvero sconcertante: la presenza di un aeroporto abusivo. Questa volta a fare la scoperta è però uno stesso assessore della giunta regionale, Oberdan Forlenza, il magistrato chiamato ad aprile per ricoprire la delega ai lavori pubblici, al demanio e al patrimonio. L’”ennesimo assessore” aveva detto Danilo Sordi, sindaco di Gallicano nel Lazio, comune su cui sorge l’antica proprietà del Barone Quintieri dove tanti abitanti del luogo trovavano un posto di lavoro come braccianti. Oggi l’attività agricola è in dismissione e la stessa segnalazione del neo assessore al patrimonio della Regione Campania ne è la conferma. L'assessore ha informato gli uffici competenti, l' avvocatura e il presidente della Società azionaria urbana industria edilizia (Sauie), Uberto Siola, che gestisce il patrimonio immobiliare di Santa Lucia con una lettera che avverte «l'opportunità di informare della esistenza di un "aeroporto privato" alle porte della città di Roma, le autorità competenti alla vigilanza sul traffico aereo nonché le forze di polizia, per quanto di loro competenza». Ma per arrivare a tale scoperta il neo assessore ha dovuto percorrere tutto il lungo iter del contenzioso in corso fra Regione (affittuaria) e Aviocaipoli (locataria). Un braccio di ferro nato in seguito all’accordo per la cifra dell’affitto. I primi contatti risalgono al 3 marzo 2002, quando la Regione concede in fitto alla Aviocaipoli srl il terreno. Nel contratto era previsto il livellamento della superficie, la recinzione con paletti di castagno e la realizzazione di una strada interna alla pista. Niente più. Il canone era stato fissato a 416 euro al mese. Successivamente l'Agenzia del territorio aveva però rivisto la cifra, portandola a 22.230 euro annui. Tuttavia Aviocaipoli non è d’accordo e decide di non corrispondere le differenze. Si apre un contenzioso per gli arretrati, giunti ormai a circa 102 mila euro. La nuova gestione propone così una transazione: contratto di 9 anni, locazione a 13 mila euro più 50 mila di arretrati. Motivo? «Per ammortizzare l' investimento delle ingenti somme impiegate per le infrastrutture» così si legge nella motivazione addotta al Comune. Infrastrutture che non erano però previste dal contratto di locazione. Da qui il sopralluogo effettuato dalla direzione dell’azienda che ha portato alla scoperta di un aeroporto privato. Luogo su cui sembra esserci stato anche un incidente lo scorso 13 maggio 2007 senza danni a persone come si legge nel rapporto 2004/2007 della Federazione italiana volo a vela (Fivv) «l' aliante in fase di atterraggio su un campo, urtava la sommità di un capanno con l'estremità alare sinistra, ruotando quindi di 180 gradi e cadendo infine su un reticolato». Ora tutto sarà risolto nelle aule di un Tribunale. Ma sulla vicenda è calato un preoccupante mistero perchè l’assessore delegato alla Tenuta di Passerano di Gallicano si è chiuso nel silenzio stampa finchè non viene chiarita la vicenda. La domanda è: «Il Comune di Gallicano può essere parte lesa nel contenzioso visto l’occupazione abusiva degli spazi aerei?»

martedì 7 luglio 2009

OLTRE IL LETAME DI PASSERANO,CHE NON BASTA,QUALE ALTRA PORCHERIA !!!!!


Il “biogas” è una miscela di gas che si forma attraverso la fermentazione di sostanze organiche, in assenza di aria. È composta per il 50-70% da metano e per il 30-50% da anidride carbonica. In più contiene diversi altri gas in minime concentrazioni.Rappresenta una delle “fonti rinnovabili” più utilizzate per la produzione di energia elettrica e calorica.Il biogas è indicato dall'U.E. tra le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas) che possono garantire non solo autonomia energetica, ma anche la riduzione graduale dell’attuale stato di inquinamento dell’aria e quindi dell’effetto serra. Per il 2010 il Parlamento Europeo ha proposto per l’U.E. l’obiettivo che le fonti energetiche rinnovabili coprano il 15% dell’energia utilizzata. Allo stato attuale le fonti energetiche rinnovabili sono meno del 6% con un tasso di crescita molto basso.
Descrizione impianto di produzione Biogas Il processo anaerobico avviene all’interno dei digestori costruiti in cemento armato riscaldati a 40 °C per un periodo di c.a. 60 giorni. La biomassa preparata e diluita viene pompata nel digestore, costringendo un’eguale quantità a passare per tracimazione o travaso nella cisterna successiva. Il sistema è progettato in modo tale che il pozzo della pompa di carico sia posizionato ad un livello inferiore rispetto ai digestori in modo tale da permettere un riflusso nel pozzo medesimo. La pompa può riempire separatamente ogni digestore. La biomassa, terminata la digestione, passa nella cisterna di stoccaggio per andare all’impianto di separazione, con produzione di humus. L’acqua separata viene convogliata nella rete di scarico o stoccata a fini irrigui.Il Biogas prodotto, deumidificato e lavato, viene poi convogliato nel polmone, da cui passa direttamente alla centrale di
cogenerazione. L’energia elettrica e termica necessaria al funzionamento dell’impianto e alle necessità dell’azienda agricola, viene prelevata direttamente dalla centrale stessa. L’energia elettrica in eccedenza (circa l’85-90%) viene ceduta all’Ente Gestore della Rete (ex ENEL) e la termica utilizzata per l’essiccazione dei foraggi e per il riscaldamento di serre o per utilizzi che si riterranno di volta in volta più utili all’attività agricola.
Descrizione processo di digestione anaerobicaLa digestione anaerobica è un complesso processo di tipo biologico grazie al quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas. Esso è costituito da una miscela di metano ed anidride carbonica. La quantità percentuale di metano nel biogas varia, a secondo del tipo di sostanza organica utilizzata e delle condizioni di processo, da un minimo del 60% fino a circa l’80%. Le matrici organiche possono avere varie origini, ad esempio:
scarti di molti settori dell’industria (industrie alimentari, della conservazione, della produzione e/o della lavorazione del vino e delle bevande, ecc…);
scarti prodotti in aziende agricole;
deiezioni animali provenienti da allevamenti;
raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (denominata F.O.R.S.U.);
fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue civili;
pulizia dei piazzali adibiti a mercato ortofrutticolo ecc…
La decomposizione microbica dei residui organici in ambiente anaerobico è un processo che avviene spontaneamente in natura. Il sistema biologico sul quale si intende sviluppare l’intervento è di tipo anaerobico con digestione termofila. Attraverso la digestione anaerobica a caldo si ottiene, oltre al biogas, l’abbattimento del carico inquinante, dovuto al fatto che una flora microbica selezionata è in grado di utilizzare le sostanze organiche ed inorganiche presenti nei residui vegetali ed animali per moltiplicarsi e trasformarle quindi in nuova sostanza vivente, cioè in biomasse microbiche controllate. È chiaro che in questo processo gioca un ruolo importante l’energia contenuta nei rifiuti organici e che viene liberata via via dalla flora microbica specializzata.
I processi con microrganismi anaerobici si basano sul fatto che alcuni microrganismi sono capaci di vivere e riprodursi in assenza di ossigeno disciolto; essi vengono generalmente chiamati organismi anaerobici. A questa categoria appartengono i metanobatteri che si trovano comunemente nei digestori anaerobici, nelle lagune anaerobiche, negli stagni e nell’intestino di molti animali domestici.
I Batteri Metanigeni sono un gruppo specifico che rappresenta l’anello finale della catena di degradazione della materia organica; essi sono in grado di utilizzare solo un ristretto gruppo di substrati per produrre metano, e cioè: acetati, formiati, miscele di idrogeno e anidride carbonica. I materiali di partenza contenuti nei residui organici sono polimeri complessi come la cellulosa, l’amido, i grassi e le proteine non assimilabili direttamente dai batteri metanigeni. Occorrono allora altri microrganismi fermentativi che iniziano la degradazione del substrato. Un primo gruppo di questi microrganismi (clostridine, streptococchi, batteri, enterici) trasforma i polimeri dell’amido, della cellulosa, dei grassi e delle proteine, in acidi organici, alcoli, acqua e anidride carbonica. Un secondo gruppo converte gli acidi grassi a lunga catena e gli alcoli in acido acetico, idrogeno e anidride carbonica: queste reazioni sono endotermiche e sono associate alla riduzione esotermica dell’anidride carbonica a metano.
I vantaggi del Biogas
Riduzione delle emissioni di gas serra
Riduzione dell’inquinamento dei reflui zootecnici e degli odori e recupero dell'acqua
Utilizzo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata (FORSU)
Valorizzazione dei rifiuti provenienti dalle attività agro-industriali
Riduzione della vulnerabilità energetica
Integrazione del reddito delle imprese agricole e diversificazione produttiva
Disinfezione delle deiezioni animali
Certificati Verdi(…un ulteriore vantaggio) Il Decreto Bersani (D.lgs. 79/99), come aggiornato dalla Legge 239/04 e dal D.lgs. 387/03, ha imposto l'obbligo agli operatori che immettono in rete più di 100 GWh/anno che almeno il 2% dell'elettricità provenga da impianti da fonti rinnovabili. A partire dall'anno 2004 e fino al 2006, la quota d'obbligo è incrementata annualmente di 0,35 punti percentuali. Gli incrementi della quota minima d'obbligo per il triennio 2007-2009 e 2010-2012 verranno stabiliti con decreti emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico.Alla produzione degli impianti alimentati da fonte rinnovabile, che abbiano ottenuto la qualifica IAFR, viene associato un certificato verde (CV) ogni 50 MWh/anno prodotti (modifica introdotta dalla Legge Marzano, n. 239/04, in precedenza era pari a 100 MWh). I certificati creati in questo modo hanno validità annuale e vengono emessi per 12 anni dalla data di esercizio dell’impianto (in base al D.lgs. 152/06) ai fini dei riconoscimenti previsti dal Decreto Bersani, e possono essere contrattati direttamente fra i proprietari degli impianti stessi e gli operatori interessati, oppure servendosi dell'apposito mercato creato dal Gestore del Mercato Elettrico (GME).In definitiva i produttori ricevono il provento derivante dalla vendita del CV in aggiunta al prezzo di vendita dell'energia generata (o alla valorizzazione dell'autoconsumo della stessa). La normativa attuale ha assegnato al GSE (ex GRTN) il compito di qualificare gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili (IAFR), una volta accertato il possesso dei requisiti previsti in base al decreto MICA 11/11/1999, al decreto MAP 18/3/2002 ed al D. lgs. n. 387 del 29 dicembre 2003.In particolare, possono ottenere la qualificazione IAFR gli impianti entrati in esercizio successivamente al 1°aprile 1999 a seguito di nuova costruzione, potenziamento, rifacimento totale o parziale, riattivazione e gli impianti che operano in co-combustione entrati in esercizio prima del 1° aprile 1999.Sulla base dei requisiti previsti dalla normativa succitata, il Gestore dei Servizi Elettrici ha sviluppato una Procedura tecnica per la qualificazione IAFR, nella quale sono previste le modalità di presentazione delle domande e dei principali allegati tecnici. Successivamente una apposita Commissione di Qualificazione provvede all'esame della domanda e quindi al riconoscimento della qualifica IAFR. L'elenco degli impianti qualificati, sia in esercizio che in costruzione, è pubblicato annualmente dal GSE, ed è disponibile nel Bollettino Impianti Qualificati. La qualificazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili è necessaria per poter riconoscere successivamente al produttore, a determinate condizioni, una quota di Certificati Verdi proporzionale all'energia prodotta.

lunedì 6 luglio 2009

UN AEROPORTO ABUSIVO SUI TERRENI DELLA REGIONE CAMPANIA.



Repubblica — 03 luglio 2009 pagina 1 sezione: NAPOLI
UN AEROPORTO abusivo è nato su un terreno della Regione Campania. Gallicano nel Lazio, 30 chilometri da Roma. Trentotto ettari di verde dietro il cancello di una srl, la Aviocaipoli. Si chiama tenuta Passerano, e fa parte del patrimonio proveniente dall' eredità del barone Quintieri, lasciato nel 1970 all' istituto Colosimo e trasferito alla Regione dopo lo scioglimento dell' ente
. UN AEROPORTO privato su un terreno della Regione Campania. Il patrimonio Quintieri, a cui appartiene quella tenuta, è già stato al centro di interrogazioni in Consiglio regionale. A tenuta Passerano accennò nel 2002 in un intervento Salvatore Ronghi, all' epoca capogruppo di An, parlando di «locazione con procedura sospetta e a canoni irrisori». La denunciaè poi finita in un passaggio del libro di Sergio Rizzo, Rapaci. Adesso la Regione ha scoperto altro. Su quel terreno concesso in affitto «per la realizzazione di una aviosuperficie», sorge un «aeroporto privato». Proprio così: «All' attività di volo a vela si aggiungono le attività di velivoli a motore». Se n' è accorto Oberdan Forlenza, il magistrato chiamato in giunta ad aprile (lavori pubblici, demanio e patrimonio). L' assessore ha informato gli uffici competenti, l' avvocaturae il presidente della Società azionaria urbana industria edilizia (Sauie), Uberto Siola, che gestisce il patrimonio immobiliare di Santa Lucia. Con una lettera di pochi giorni fa, Forlenza avverte «l' opportunità di informare della esistenza di un "aeroporto privato" alle porte della città di Roma, le autorità competenti alla vigilanza sul traffico aereo nonché le forze di polizia, per quanto di loro competenza». Un nodo a cui Forlenza è venuto a capo, seguendo l' iter della lite in corso fra Regione (affittuaria) e Aviocaipoli (locataria). Un braccio di ferro legato proprio al motivo che spinse l' opposizione di destra ad accusare la giunta dell' epoca: la cifra dell' affitto. È il 3 marzo 2002, quando la Regione concede in fitto alla Aviocaipoli srl il terreno. La Regione autorizza la società a livellare la superficie, a recintare l' area con paletti di castagnoea realizzare una strada di accesso interna alla pista. Stop. Il contratto viene stipulato il 20 giugno. Con la durata di 6 anni. Il canone è di 5 mila euro annui. Cioè 416 euro al mese. Come un basso ai Quartieri. Successivamente l' Agenzia del territorio rivede la cifra, por- tandola a 22.230 euro annui. Ma Aviocaipoli non corrisponde la differenzae si apre un contenzioso per gli arretrati, giunti ormai a circa 102 mila euro. La società ha proposto una transazione: contratto di9 anni, locazionea 13 mila euro più 50 mila di arretrati. Motivo? «Per ammortizzare l' investimento delle ingenti somme impiegate per le infrastrutture». A questo punto, e siamo a oggi, la Regione s' è chiesta quali fossero queste infrastrutture. Non previste dal contratto di locazione. Un sopralluogo e una relazione del direttore di tenuta Passerano hanno fatto emergere la novità. L' esistenza di quello che viene definito «un aeroporto privato». Dove peraltro il 13 maggio 2007 c' è stato pure un incidente, senza danni a persone. Il rapporto sugli incidenti 2004/2007 della Federazione italiana volo a vela (Fivv) racconta che l' Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un' inchiesta sul decollo dall' Aviocaipoli dell' aliante Grob Twin Astir. «A quanto risulta attualmente», si legge, «l' aliante in fase di atterraggio su un campo, urtava la sommità di un capanno con l' estremità alare sinistra, ruotando quindi di 180 gradi e cadendo infine su un reticolato». Dal 29 giugno scorso, la Regione ritiene che Aviocaipoli occupi il terreno «senza alcun titolo».