Federico come annunciato qualche giorno addietro, mi accingo a scrivere di atti che riguardano il Comune di Gallicano.
Inizio questa sorta di cronistoria partendo da un atto, (che è stato discusso nell’ultimo consiglio comunale in materia di riconoscimento di debito fuori bilancio) che è relativo ad una sentenza di condanna della Corte di Appello di Roma, nei confronti del Comune di Gallicano nel Lazio e a favore di un nostro concittadino.
Ebbene il nostro Comune è stato condannato a pagare la “modica” cifra di circa € 90.000.
Senza che aggiungo che questi soldi essendo inseriti nel bilancio comunale ci riguardano tutti come comunità Gallicanese.
Ma il punto che ora intendo affrontare non è quello relativo agli espropri, rivalutazioni, Ici, (anche se estremamente interessante ma leggibile in una prossima uscita) ma quello che riguarda l’iter di questo procedimento legale che ha portato alla condanna del Comune.
Il Comune di Gallicano a differenza di quanti credono il contrario, (se ce ne fosse bisogno ho tutte le sentenze al riguardo) spesso e volentieri non si costituisce in giudizio; come, perché, e quando decidere se costituirsi o meno, è una competenza e conoscenza che non ci è propria, ma dalla lettura degli atti si evince con drammatica chiarezza che, contro alcuni cittadini il Comune non si costituisce, mentre con altri si.
E nel caso in questione ha inteso procedere con il costituirsi.
Il nostro concittadino, ed è un suo legittimo diritto, ha ritenuto affidarsi per la sua difesa, presso uno studio legale di Civitavecchia che a sua volta ha eletto domicilio presso un altro studio legale di Roma.
Il Comune di Gallicano, ha nominato come proprio difensore un nuovo legale rispetto a quelli che precedentemente avevano difeso la nostra amministrazione.
Dicevo prima, ha nominato un nuovo difensore bravo, preparato e che fa parte di uno studio legale prestigioso della capitale. Giusto!
Solo così si può rispondere al meglio ad un avvocato preparato della controparte; occorre schierare a propria difesa, del proprio bilancio e della comunità un altrettanto avvocato preparato.
Questo e quello che credo abbiano pensato giustamente i nostri amministratori locali, nel momento in cui hanno affidato l’incarico legale.
Ma soprattutto occorreva tutelare al meglio chi quell’operazione di esproprio l’aveva iniziata e che corrisponde ad un ex sindaco, ora anch’egli assessore.
Ma quale è la cosa strana, allora?
Qualcuno potrebbe obiettare che l’atteggiamento perseguito dall’amministrazione comunale è stato giusto, legittimo e limpido; ovvero ha cercato di difendere in tutte le sedi un proprio amministratore per scelte adottate nel passato e per la quale l’amministrazione comunale era già stata condannata.
Ma la domanda che mi pongo e che se volete, vi pongo: ma se si sapeva che la causa era indifendibile perché si è scelto di arrivare comunque in Corte d’Appello e non si è tentata la strada della contrattazione extragiudiziale al fine di risparmiare anche un solo euro?
Di certo l’amministrazione comunale, e quindi tutti noi, avrebbe pagato di meno e la Corte dei Conti, forse, si sarebbe rifatta per una cifra inferiore nei confronti di qualche amministratore, a meno che?
Ma vado avanti nella disamina del rapporto legale legato alla condanna del Comune.
Io non so, che tipo di rapporti esistono se esistono, tra lo studio legale prestigioso di cui fa parte il difensore del comune di Gallicano e lo studio legale, non meno prestigioso, di cui fa parte un nostro assessore comunale; così come non so, se esistono analoghi rapporti tra i tre studi professionali, compreso quello a cui si è rivolto il nostro concittadino gallicanese, ma su un’altra cosa che mi ha fatto riflettere e che ha scatenato la mia curiosità.
Ed è questa.
Anche un fratello del nostro concittadino di cui scrivevo prima e che è risultato vincitore della vertenza legale, ha avuto in essere una causa legale contro il Comune di Gallicano.
Ma a differenza del fratello e pensando di fare cosa più giusta, non intese avvalersi dello studio di Civitavecchia per poi eleggere domicilio in uno studio legale di Roma, ma rivolgersi direttamente ad uno studio legale di Roma.
E poi, a dimostrazione che il mondo talvolta è piccolo, forse senza saperlo, finì per affidarsi ad un legale facente parte dello studio legale di cui fa parte anche il nostro assessore, nonché parente. Nulla di male ci mancherebbe, nulla di perseguibile, ma solo coincidenza.
Coincidenza che di fatto porta uno studio legale di cui si fa parte come legale, ad un procedimento in cui ci si deve difendere come assessore; E non è male se poi le due persone sono riconducibili ad un’unica persona.
Chissà per restare in tema della seconda vertenza se, il giorno fissato per l’udienza il nostro concittadino (fratello del vincitore) quando ha visto che il Comune di Gallicano nonostante fosse stato intimato non si presentò all’udienza, se avrà pensato: “E fatta! Il Comune non si è presentato quindi ho vinto!”
Come dargli torto se ha pensato così davvero, quel 22 gennaio 2009.
Ebbene nonostante ciò, nonostante il Comune non si sia presentato, nonostante il nostro concittadino si sia fatto difendere da un legale dello stesso studio di cui fa parte il parente assessore, perse la causa finendo condannato e vedendosi bocciato il proprio ricorso.
Che strana la vita! In una causa il Comune si presenta, nomina un difensore, perde la causa e deve pagare pure l’onorario del proprio legale.
Nell’altra causa pur non presentandosi ne costituirsi riesce a vincere e paradossalmente non ha alcunché da pagare alcuna parcella al proprio difensore.
E allora anche se non verrà accolto, mi sento comunque di rivolgere un consiglio ai nostri amministratori:
ma non ritenete che sia più convenevole per le cause future, che il Comune non si costituisca e ne nomini alcun difensore se così si riesce a vincere più cause legali possibili?
La mia sensazione finale?
Che di questa storia si interesserà la Corte dei Conti e che qualcuno dell’amministrazione comunale sarà condannato a rimborsare decine e decine di migliaia di euro come condanna per il danno economico subìto dal Comune a causa dell’atteggiamento perseguito!
A meno che non era proprio questo lo scopo che qualcuno voleva raggiungere.
Amiche ed amici lettori, arrivederci alla prossima puntata che verterà sempre su discorsi legali, parentele, omonimie e quant’altro.
Buona giornata da Franco Cerquetani
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