Il Piano di sviluppo punta a fare della tenuta Passerano un volano di sviluppo agrituristico del territorio, anche in funzione del ruolo di filtro che l'area svolge tra aree significative dal punto vista paesaggistico, storico e archeologico, poste al crocevia tra Roma, Tivoli e Palestrina. Il Piano di sviluppo, a quanto si apprende, è stato anche concordato tra la Regione Campania, la Regione Lazio, la provincia di Roma e il Comune di Gallicano nel Lazio. A tal fine la Regione dà precise direttive agli uffici preposti, di palazzo Santa Lucia, per adottare tutti gli atti necessari alla partecipazione a bandi, gare o programmi di sviluppo promossi dalla Regione Lazio , in particolare il progetto integrato territoriale (Pit) dell'area orientale della provincia di Roma, nell'ambito del programma di sviluppo rurale (Psr) del Lazio. Nelle intenzioni della Regione aprire l'area alla fruizione turistica pubblica.
La tenuta rappresenta, infatti, un sito di indubbio interesse turistico. Gli insediamenti rurali, gli edifici e i fabbricati sono di notevole pregio architettonico e di particolare valore artistico, storico, archeologico o etnoantropologico,. Basti pensare al Castello di Passerano, all'area archeologica della necropoli risalente al 600 a.c.
La tenuta Passerano copre per circa due terzi il territorio del comune di Gallicano e rappresenta una delle realtà zootecniche ed agricole più importanti, per dimensione e produzione, della regione Lazio.
Alcuni punti del programma di rilancio dell'area.
Ammodernamento delle attività agricole - Ristrutturazione, costruzione, ammodernamento e miglioramento o riconversione di beni immobili della Tenta Passerano, per la razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi produttivi. - Produzione di energia da Fonti rinnovabili (Fes) - Impianto per la produzione di energia da biomassa - Ristrutturazioni edifici e strutture della tenuta - Rifacimento in altro sito dell'Officina meccanica - Sostituzione Silos e ammodernamento mulino - Ristrutturazione degli antichi fienili e stoccaggio raccolti - Ristrutturazione attuale Sala Mungitura per diverso uso - Ristrutturazione tettoie per il ricovero macchine agricole - Costruzione tettoie per stoccaggio fieno - Ampliamento stalla della Selvotta - Nuova stalla in località Selvotta - Costruzione nuova sala mungitura in località Selvotta - Realizzazione vasca liquami - Costruzione deposito mangimi - Sistemazione terreni a Caipoli e Selvotta - Viabilità: sistemazione strade aziendali - Realizzazione impianti per illuminazione e irrigazione - Realizzazione impianto tele-video sorveglianza - Ristrutturazione e completamento impianti irrigui - Realizzazione di quattro nuovi pozzi captazione acqua - Completamento messa in sicurezza aree aziendali, - Costruzione di serre (serre fisse, mobili e impianti - Costruzione di serre per colture orticole e vivaio - Costruzione, ammodernamento e allestimento di locali e strutture per la trasformazione, la conservazione e la commercializzazione, inclusa la vendita diretta - Deposito olio, impianto di imbottigliamento olio - Macelleria aziendale - Caseificio - Punto vendita dei prodotti della tutela Passerano - Leasing con patto di acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, impiegati nella produzione agricola
Campania.
RispondiEliminaLavori Pubblici
L'ex Colosimo alla Sauie
Via libera di Palazzo Santa Lucia alla convenzione e al conferimento alla Sauie Srl (società in house alla Regione) della gestione dei beni del patrimonio "ex Colosimo". La stessa Sauie (Società azionaria urbana, industria edilizia), presieduta da Uberto Siola - che gestisce il patrimonio immobiliare di Santa Lucia è delegata da attuare gli interventi del nuovo piano di sviluppo della tenuta agropatrimoniale Passerano. La tenuta rientra tra i beni trasferiti dal soppresso ente patronato Regina Margherita pro-ciechi, Istituto Paolo Colosimo (eredità Quintieri), avente come fine statutario la protezione ed il ricovero di ragazzi non vedenti e ipovedenti. La Regione contestualmente al Piano di sviluppo ha dato mandato all'avvocatura per la riacquisizione dell'area.
del 05-11-2009
ma non dovevano fare unimpianto di compostaggio sulla tenuta di passerano?
RispondiEliminaun caseificio vicino un punto di raccolta rifiuti? ma sara igenico??
e poi come si mette con la centrale eletrica già esistente?
mi sembra che tempo fà e non so se ancora c'è esposto nella bacheca del comune di gallicano c'èra un foglio A4 che diceva più o meno così, E VIETATO SOSTARE, RACCOGLIERE VERDURE ORTAGGI,PASCOLALI, O PRENDERE CACCIAGGIONE NEI PRESSI DELLA CENTRALE ELETRICA..
e allora mi chiedo che denominazione potrà avere la merce venduta in un caseificio che le materie prime involontariamenyte vengono vendute in quella stessa tenuta che già ospita questa centrale eletrica, e come ci fanno sapere, ospitera anche il PIP, altra zona industriale, per non parlare del centro di compostaggio!!!
buon appetito a tutti adesso...
Art.5 comma 6 dello statuto comunale Gallicano nel Lazio cita testualmente :
RispondiElimina"l'uso dello stemma da parte di associazioni ed enti operanti nel Comune può
essere autorizzato con deliberazione della Giunta comunale nel rispetto delle
norme regolamentari e soltanto ove sussista un pubblico interesse."
Da Vicesindaco non ho partecipato a nessuna giunta che autorizza, come previsto dallo statuto comunale, l'uso delllo Stemma del Comune di Gallicano nel Lazio a favore di Associazioni operanti nel Comune di Gallicano nel Lazio.
Presentero' una Interrogazione al Sindaco e contestualmente inoltrero' richiesta di informazioni alla Agenzia delle Entrate per eventuali registrazioni e depositi di simboli con utilizzo dello Stemma del Comune di Gallicano nel Lazio.
Cordialmente
Marcello Accordino
Questo si che significa parlare di cose serie,non le discariche abusive,che i nostri giovani non hanno un posto dove frequentarsi se non i bar,le periferie che sono dimenticate da tutti,un centro storico invivibile e mi fermo qui.
RispondiEliminaE poi scusate,ma scrivono del gallo usato da questo comitato,hanno dimostrato tanto legame con il nostro simbolo,che loro quando l'hanno rifatto in terra a piazza della Rocca hanno fatto uno schifo che assomiglia più un pachiderma che non al nostro simbolo.Ma in quell'occasione Accordino giustamente non ha fatto nessuna interrogazione al sindaco.Quello mica era una copia del nostro gallo comunale ma uno schifo.
SENZA PAROLE.
IMMOBILI REGIONALI, NUOVO PRESIDENTE SAUIE
RispondiEliminaLa grana Colosimo nelle mani
di Siola, l’architetto del Pci
NAPOLI. L’assemblea dei soci della Sauie, la società regionale che
gestisce il patrimonio immobiliare dell’ente di Santa Lucia, ha
nominato nuovo presidente l’architetto Uberto Siola: a lui
toccherà gestire anche la questione dei beni del Colosimo,
l’Istituto per i ciechi al centro di una vertenza con la Regione
Classe 1938, il docente universitario è stato preside della Facoltà
di Architettura di Napoli dal 1979 al 1996, anno in cui viene eletto
alla Camera dei Deputati. Nel 1980-81 è stato assessore al
Patrimonio del Comune di Napoli e, agli inizi del 2000, ha
collaborato con l’Agenzia nazionale del Demanio. Per il
governatore Antonio Bassolino, «Siola è la competenza giusta al
posto giusto, per questo sono particolarmente lieto che abbia
accettato la nostra proposta di guidare la Sauie. Sono convinto
che, insieme al nuovo assessore al Demanio Forlenza, saprà
ottenere importanti risultati nella valorizzazione del patrimonio
regionale». Dal canto proprio, Siola si dice «lieto di poter dare il
mio contributo a questa importante sfida di ridare ordine e
unitarietà alla gestione del patrimonio regionale. Mi attiverò
subito per portare avanti il difficile lavoro fin qui svolto sulla
strada della valorizzazione dei beni regionali e, già nelle
prossime settimane, proporrò un nuovo modello gestionale per
far fruttare al massimo le proprietà della Regione». Siola succede
a Giovanni Raffaele Carfagna, designato presidente del Trianon.