"Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perchè è in ciò che sta l’essenza della dignità umana". [Giovanni Falcone]
mercoledì 16 giugno 2010
AVVISO A TUTTI COLORO CHE PAGANO IL CONSORZIO!!!
SI AVVISANO I CITTADINI DI GALLICANO, UTENTI DEL CONSORZIO STRADALE, PROPRIETARI DI TERRENI CHE NON RICADONO NELL'ELENCO DELLE STRADE CONSORTILI, (STATALI, PROVINCIALI E COMUNALI) CHE POSSONO RIVOLGERSI CON LA DOCUMENTAZIONE IDONEA (FOGLIO CATASTALE) PRESSO LA SEDE DEL CONSORZIO STRADALE AL FINE DELLA RICHIESTA DI SGRAVIO ED ESONERO DAL PAGAMENTO DELLA TASSA ANNUALE.
venerdì 21 maggio 2010
Inchiesta G8, testimone: mai saputo di illeciti da anemone.
PERUGIA (20 maggio) - È stato sentito dai pm di Perugia e ha escluso di essere stato a conoscenza di attività illecite da parte di Diego Anemone o di altri personaggi uno dei nuovi testimoni individuati nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi.
Si tratta di Giuseppe Macchia, che a lungo ha lavorato all'interno del Salaria sport village di Roma, il centro sportivo gestito dal costruttore. A Macchia ha fatto riferimento il tunisino Hidri Fathi, già autista dello stesso Anemone per il quale - è emerso dalle indagini - consegnò denaro in contanti all'architetto Angelo Zampolini.
Quando è stato sentito dagli inquirenti, Fathi ha parlato dell'ex dipendente del Salaria sport village come una delle persone che avrebbero potuto sapere elementi utili per le indagini. Macchia ha però negato di avere saputo qualcosa riguardo alle presunte attività illecite di Anemone.
Si tratta di Giuseppe Macchia, che a lungo ha lavorato all'interno del Salaria sport village di Roma, il centro sportivo gestito dal costruttore. A Macchia ha fatto riferimento il tunisino Hidri Fathi, già autista dello stesso Anemone per il quale - è emerso dalle indagini - consegnò denaro in contanti all'architetto Angelo Zampolini.
Quando è stato sentito dagli inquirenti, Fathi ha parlato dell'ex dipendente del Salaria sport village come una delle persone che avrebbero potuto sapere elementi utili per le indagini. Macchia ha però negato di avere saputo qualcosa riguardo alle presunte attività illecite di Anemone.
venerdì 23 aprile 2010
A BREVE CI SARANNO LE VOTAZIONE PER IL RINNOVO DEL CDA DELL'UNIVERSITA AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO,MA COME AL SOLITO TUTTO TACE!!!!!!
Per secoli la Campagna Romana e i territori limitrofi sono stati feudi delle grandi famiglie romane, prima definite baronali, e poi principesche. All'unificazione italiana uno dei massimi problemi era che dette terre erano molto mal coltivate e con un regime idrico che contribuiva a rendere malsana l'aria della stessa città di Roma. A differenza di altre fasi storiche la politica agraria posta in essere dal governo del Regno d'Italia fu abbastanza equilibrato. Sui vecchi feudi gravavano da tempo immemorabile antichi diritti delle popolazioni locali, inquadrabili negli usi civici, soprattutto di legnatico. Lo scioglimento di una situazione di coesistenza di proprietà piena con diritti reali minori portò ad attribuire agli abitanti stessi un diritto di riscatto, prima pensato in capo ai comuni, considerati come entità amministrativa, e poi attribuito a nuovi soggetti dalla legge Boselli, per i quali era stato riesumato l'antichissimo termine di Università agraria. Anche la successiva legge del 1927 sulla liquidazione degli usi civici sostanzialmente vide mantenute queste forme di proprietà collettive.
Cambiati i tempi ci si è accorti che le vecchie funzioni sociali di assicurare alle popolazioni umili un bisogno primario com'è la legna per riscaldarsi e per cucinare nei focolari, è da tempo cessata, mentre le proprietà collettive di boschi e di altri terreni può svolgere un ruolo fondamentale per la conservazione del territorio ed anche un'importante fonte di reddito per il territorio attraverso una accorta utilizzazione turistica o comunque dello svago.
Cambiati i tempi ci si è accorti che le vecchie funzioni sociali di assicurare alle popolazioni umili un bisogno primario com'è la legna per riscaldarsi e per cucinare nei focolari, è da tempo cessata, mentre le proprietà collettive di boschi e di altri terreni può svolgere un ruolo fondamentale per la conservazione del territorio ed anche un'importante fonte di reddito per il territorio attraverso una accorta utilizzazione turistica o comunque dello svago.
martedì 30 marzo 2010
L'IMPERATRICE DELLA REGIONE LAZIO RENATA POLVERINI...TUTTO IL RESTO E' NULLA.
DOPO SETTIMANE DI ESTENUANTI BATTAGLIE,E NUMEROSI ATTACCHI TRASVERSALI COMANDATI DAL MARESCIALLO BERSANI E ALTRE PERSONE NON MEGLIO IDENTIFICATE
IL GENERALE SILVIO DECIMO MERIODIO(nipote di giulio cesare)SFERRAVA UN'ATTACCO SENZA PRECEDENTI CON LA (legione sesta gallicana)PORTANDO ALLA VITTORIA IN VIA ROSA RAIMONDI L'IMPERATRICE RENATA POLVERINI.
ALEA JACTA EST.
domenica 7 marzo 2010
ZECCHE,TOGLIETEVI DAL NOSTRO CAMMINO IL CENTRODESTRA AVANZA..AVANTI RENATA..
adesso più che mai marceremo diritti verso la conquista della regione lazio,per espletare il nostro dovere.
anche senza la pdl il 28 e 29 marzo 2010 la regione lazio sara espugnata, e tolta al popolo zeccoso di sinistra, che per la burocrazia affossano la democrazia.
avanti renata il popolo del centodestra di roma e provincia è con te.

IL 28 E 29 MARZO 2010 FAI VALERE IL TUO VOTO PER RISTABILIRE LA DEMOCRAZIA NELLA REGIONE LAZIO,VOTA RENATA POLVERINI.
RENATA IO SONO CON TE FORZA E ONORE.
anche senza la pdl il 28 e 29 marzo 2010 la regione lazio sara espugnata, e tolta al popolo zeccoso di sinistra, che per la burocrazia affossano la democrazia.
avanti renata il popolo del centodestra di roma e provincia è con te.

IL 28 E 29 MARZO 2010 FAI VALERE IL TUO VOTO PER RISTABILIRE LA DEMOCRAZIA NELLA REGIONE LAZIO,VOTA RENATA POLVERINI.
RENATA IO SONO CON TE FORZA E ONORE.
venerdì 5 marzo 2010
EVVIVA IL NOSTRO AMATO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. AVE GIORGIO!!!
IL MIO SENTITO RINGRAZIAMENTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO, PER AVERE DIMOSTRATO CHE IN ITALIA ESISTE ANCORA UNO STATO DI DIRITTO, A DIFFERENZA DI QUANTO FIN'ORA SOSTENUTO DAL PD E DAGLI ALTRI PARTITI DI CENTRO SINISTRA.
OGGI, E DEVO DIRE PRIMA DELLA FIRMA DEL PRESIDENTE, ERO SICURO CHE IL VENTO STAVA CAMBIANDO! HO LETTO PER LA PRIMA VOLTA UN POST CHIARO, FORTE, E SOPRATTUTTO INCISIVO, DA PARTE DI ANGELO ROSSI.
5 MARZO 2010 UNA DATA DA RICORDARE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE.
IL VENTO E' CAMBIATO E CAMBIERA' ANCHE A GALLICANO!
GRAZIE GIORGIO, GRAZIE ANGELO PER IL VOSTRO CORAGGIO!
AVANTI RENATA, VIA ROSA RAIMONDI GARIBALDI TI ASPETTA E NOI SAREMO CON TE A FESTEGGIARE.
IL POPOLO DI ROMA E PROVINCIA E' CON TE!
OGGI, E DEVO DIRE PRIMA DELLA FIRMA DEL PRESIDENTE, ERO SICURO CHE IL VENTO STAVA CAMBIANDO! HO LETTO PER LA PRIMA VOLTA UN POST CHIARO, FORTE, E SOPRATTUTTO INCISIVO, DA PARTE DI ANGELO ROSSI.
5 MARZO 2010 UNA DATA DA RICORDARE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE.
IL VENTO E' CAMBIATO E CAMBIERA' ANCHE A GALLICANO!
GRAZIE GIORGIO, GRAZIE ANGELO PER IL VOSTRO CORAGGIO!
AVANTI RENATA, VIA ROSA RAIMONDI GARIBALDI TI ASPETTA E NOI SAREMO CON TE A FESTEGGIARE.
IL POPOLO DI ROMA E PROVINCIA E' CON TE!
lunedì 1 marzo 2010
SO TUTTO MI!!! LA VERA STORIA DI CAIMANO CIARLIERO E CAIMANO SCOPPOLONE!!!

«C'era una volta un caimano ciarliero. Era noto a tutti con il soprannome di SO TUTTO MI e spesso lo si vedeva in giro dalle parti del paese e in ogni luogo, alla ricerca di se stesso.
Al caimano SO TUTTO MI, però non piaceva quel soprannome lì che lo obbligava ogni volta a dimostrare a tutti, tutto il contrario di sé stesso: lui avrebbe preferito farsi chiamare "el Merendero" o "l'inciuciatore".
Al caimano SO TUTTO MI, però non piaceva quel soprannome lì che lo obbligava ogni volta a dimostrare a tutti, tutto il contrario di sé stesso: lui avrebbe preferito farsi chiamare "el Merendero" o "l'inciuciatore".
Passava le giornate a pensare una cosa e poi farne puntualmente un'altra; riusciva con il suo riconosciuto dono di natura a pensare una cosa e scrivere l'opposto.
Tentava spesso di fare cose da lui volute, ma puntualmente ogni qual volta questo avveniva, ecco intervenire immediatamente a fermarlo con un semplice telecomando, il caimano "SCOPPOLONE", CON L'USUALE FRASE: (STUPIDU CHE STAI A FA'?
CAIMANO SCOPPOLONE, ai fini della verità, non era però così cattivo; spesso invitava CAIMANO CIARLIERO a prendere un caffè, rideva e scherza insieme a lui e questo la gente lo sapeva!
La gente, anche se CAIMANO SCOPPOLONE trattava pubblicamente a pesci in faccia CAIMANO CIARLIERO, sapeva che era tutto falso!
Falsità dette per far credere a tutti che non era CAIMANO SCOPPOLONE a prendere le decisioni; falsità dette pur di far credere a tutti che CAIMANO CIARLIERO avesse una sua capacità cerebrale e di comprendonio.
Ma la gente sapeva la verità!
E sapeva che ogni decisione assunta da CAIMANO CIARLIERO non era altro che quanto voleva CAIMANO SCOPPOLONE!
Non abbiamo mai saputo se la gente, per commiserazione o per omertà nei confronti di CAIMANO SCOPPOLONE, faceva credere di dare la giusta considerazione alle parole di CAIMANO CIARLIERO, ma alla luce dei fatti questo era ciò che avveniva.
Alla fine di tutto CAIMANO CIARLIERO ammise tutto il suo amore per CAIMANO SCOPPOLONE e insieme, iniziarono a scorazzare zampa nella zampa, per le vie del paese.
lunedì 15 febbraio 2010
Il PROCURATORE CAPO DI TIVOLI....A PROPOSITO DI CONFRATERNITE
La mafia nelle confraternite
"Il fenomeno sottovalutato, serve maggiore coordinamento tra magistrati". Il capo della procura di Tivoli lancia il sospetto: è il piano alto che santifica la collusione tra boss e potere.
«C'è una sottovalutazione del fenomeno mafioso: a Roma e nel Lazio non è sotto controllo, e fino a quando si continuerà a lavorare singolarmente non ne verremo mai a capo.
Dove indagherei?
Nelle confraternite laiche e religiose: è lì la collusione tra mafie e potere».
Sono bordate. E non vengono da una bocca di fuoco qualsiasi. A lanciarle è il procuratore capo di Tivoli, Luigi De Ficchy.
La sua carriera è costellata da pezzi rari. Da giovane magistrato ha interrogato il vecchio boss della mafia Frank Coppola detto "Tre dita". Da inquirente ben piazzato ha imbastito la prima grande inchiesta sulla banda della Magliana firmando nell'84 la richiesta di 52 rinvii a giudizio, la prima frana prima del crollo definitivo della joint venture criminale romana.
Procuratore è così grave la situazione?
«I fenomeni vanno visti non singolarmente ma in unico contesto, non possiamo dimenticare quello che è successo ieri per valutare quello che accede oggi».
Che cosa si può fare?
«Smetterla di parlare di emergenza. Si è continuato a minimizzare il contesto criminale e a enfatizzare il singolo fatto».
Proposte?
«Non remiamo contro, uniamoci. Se una parte del potere politico mi dice che non c'è una grande penetrazione criminale, stiamo a perdere tempo».
Insomma, chiede un coordinamento tra procure della regione?
«Ho fatto 16 anni alla Procura nazionale antimafia, ci ho provato come responsabile del coordinamento e non ci sono riuscito».
Della Magliana cos'è rimasto in piedi?
«L'interfaccia finanziario, quelli che gestivano il patrimonio, Enrico Nicoletti ed elementi collegati».
All'inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale ha parlato delle sue zone con toni allarmanti per presenze criminali.
«Nel territorio ci sono 75 comuni. La preoccupazione viene soprattutto da fatto che c'è un insufficiente controllo. Ci sono cinque Compagnie dei carabinieri, con Nuclei investigativi di 5-7 persone massimo, una Compagnia della Guardia di finanza, un Commissariato a Tivoli e non a Guidonia, terza città del Lazio. Datemi almeno un Comando di Gruppo dei carabinieri».
Lei ha interrogato il mafioso Frank Coppola. Oggi chi mettere sotto torchio?
«Il vero interesse, almeno il mio, non è più verso il mondo criminale. La 'ndrangheta è diventata importante quando è entrata nella massoneria. C'erano magistrati, poliziotti, carabinieri, politici che contano, e questo le ha consentito di fare quel passaggio di livello, i boss sono diventati referenti di chi decide gli apppalti. Oggi sarei interessato a fare delle indagini a questo livello, su questo fronte».
Un po' generico. Nomi?
«Lobbies, confraternite segrete, laiche e religiose, legate ai mondi finanziario, bancario e politico. È una realtà molto poco esplorata, non sappiamo cosa c'è dietro e facciamo solo ipotesi. In questi ambienti non sempre chi fa affari sa che il suo socio al Sud spara e ammazza».
Fabio Di Chio
15/02/2010
"Il fenomeno sottovalutato, serve maggiore coordinamento tra magistrati". Il capo della procura di Tivoli lancia il sospetto: è il piano alto che santifica la collusione tra boss e potere.
«C'è una sottovalutazione del fenomeno mafioso: a Roma e nel Lazio non è sotto controllo, e fino a quando si continuerà a lavorare singolarmente non ne verremo mai a capo.
Dove indagherei?
Nelle confraternite laiche e religiose: è lì la collusione tra mafie e potere».
Sono bordate. E non vengono da una bocca di fuoco qualsiasi. A lanciarle è il procuratore capo di Tivoli, Luigi De Ficchy.
La sua carriera è costellata da pezzi rari. Da giovane magistrato ha interrogato il vecchio boss della mafia Frank Coppola detto "Tre dita". Da inquirente ben piazzato ha imbastito la prima grande inchiesta sulla banda della Magliana firmando nell'84 la richiesta di 52 rinvii a giudizio, la prima frana prima del crollo definitivo della joint venture criminale romana.
Procuratore è così grave la situazione?
«I fenomeni vanno visti non singolarmente ma in unico contesto, non possiamo dimenticare quello che è successo ieri per valutare quello che accede oggi».
Che cosa si può fare?
«Smetterla di parlare di emergenza. Si è continuato a minimizzare il contesto criminale e a enfatizzare il singolo fatto».
Proposte?
«Non remiamo contro, uniamoci. Se una parte del potere politico mi dice che non c'è una grande penetrazione criminale, stiamo a perdere tempo».
Insomma, chiede un coordinamento tra procure della regione?
«Ho fatto 16 anni alla Procura nazionale antimafia, ci ho provato come responsabile del coordinamento e non ci sono riuscito».
Della Magliana cos'è rimasto in piedi?
«L'interfaccia finanziario, quelli che gestivano il patrimonio, Enrico Nicoletti ed elementi collegati».
All'inaugurazione dell'anno giudiziario, il procuratore generale ha parlato delle sue zone con toni allarmanti per presenze criminali.
«Nel territorio ci sono 75 comuni. La preoccupazione viene soprattutto da fatto che c'è un insufficiente controllo. Ci sono cinque Compagnie dei carabinieri, con Nuclei investigativi di 5-7 persone massimo, una Compagnia della Guardia di finanza, un Commissariato a Tivoli e non a Guidonia, terza città del Lazio. Datemi almeno un Comando di Gruppo dei carabinieri».
Lei ha interrogato il mafioso Frank Coppola. Oggi chi mettere sotto torchio?
«Il vero interesse, almeno il mio, non è più verso il mondo criminale. La 'ndrangheta è diventata importante quando è entrata nella massoneria. C'erano magistrati, poliziotti, carabinieri, politici che contano, e questo le ha consentito di fare quel passaggio di livello, i boss sono diventati referenti di chi decide gli apppalti. Oggi sarei interessato a fare delle indagini a questo livello, su questo fronte».
Un po' generico. Nomi?
«Lobbies, confraternite segrete, laiche e religiose, legate ai mondi finanziario, bancario e politico. È una realtà molto poco esplorata, non sappiamo cosa c'è dietro e facciamo solo ipotesi. In questi ambienti non sempre chi fa affari sa che il suo socio al Sud spara e ammazza».
Fabio Di Chio
15/02/2010
sabato 13 febbraio 2010
CHE CRETINO CHE SONO STATO A CHIEDERE SCUSA E A CREDERE CHE AVEVATE DETTO LA VERITA'!!!

Qualche giorno fa ho chiesto scusa per avervi giudicato male; avevo creduto nella vostra buona fede, avevo creduto alle parole di Accordino come il "DIO UNICO IN TRE PERSONE" il quale in un suo post scriveva che quando parlava o scriveva lo faceva in rappresentanza di Vice Sindaco, Segretario PD e persona fisica, avevo pensato che Cerquetani si fosse un pò rincoglionito negli ultimi tempi.
E invece oggi, mi debbo ricredere.
Avevo fatto bene a giudicarvi male, Accordino non è il "DIO UNICO IN TRE PERSONE" e Cerquetani non si rincoglionito.
Oggi ho letto anch'io il Nuovo Corriere (e per chi non lo avesse fatto può aprire l'immagine a lato) e leggo che non si parla più di avvisi di garanzia ma di rinvii a giudizio (passaggio successivo all'avviso di garanzia).
Poi leggo il blog di Cerquetani e apprendo che lo stesso fa nomi e cognomi di quelli che sarebbero stati rinviati a giudizio; tutta la passata giunta meno l'assessore Valerio Bonamore che non era presente all'approvazione della delibera sul centro anziani.
Che, come scrive Cerquetani sul suo blog, a difendere la quasi totalità della ex giunta vi sia un solo legale e che come si domanda Cerquetani, che bisogno avevano di nominare un legale di fiducia se non sapevano neanche di essere stati raggiunti da un avviso di garanzia?
E poi che dire dell'arroganza di Accordino che qualche giorno fa scriveva sempre sul blog del PD, che con una fava avrebbe preso tre piccioni! Accordino può anche darsi che tra non molto potrebbe rendersi conto che con una fava non è possibile prendere solo tre piccioni, ma forse un intero stormo; lo stormo di quanti hanni mentito sapendo di mentire.
E poi Bersani ha il coraggio di chiedere le dimissioni di Bertolaso per un avviso di garanzia; Bertolaso ha almeno dimostrato capacità organizzative, ha fatto sì che la gente colpita dal terremoto in abruzzo avesse una casa dopo pochi mesi della distruzione!
Voi invece a differenza di Bertolaso non solo siete stati informati e rinviati a giudizio, ma addirittura invece di costruire avete distrutto!
E' per questo che siete stati rinviati a giudizio, o sbaglio?
Assumetevi la responsabilità di riferire in un consiglio comunale aperto alla cittadinanza; e soprattutto riferite la vera verità e non continuate a dire menzogne!
E ora spero solo che chi, in minoranza, abbia il coraggio di schierarsi e non di "dimenticarsi" tra qualche giorno del tutto, anche se potrebbero esserne rimasti coinvolti parenti ed affini.
La minoranza a cui riconosco l'impegno del consigliere regionale Lollobrigida nel sollevare la questione in consiglio regionale, non trovi la scusa dal non portare avanti in modo unitario questa iniziativa, solo e per motivi di "scontro" all'interno del PDL.
martedì 9 febbraio 2010
QUANDO LA VERITA' E' UNA SOLA, E NON DISCUTIBILE!!
Ritengo utile ed opportuno ai fini della chiarezza e della verità, ripubblicare quanto scritto sul blog del PD a firma del Vice Sindaco Accordino martedì 3 novembre 2009 nel suo post dal titolo "la verita'....."
TESTO INTEGRALE DEL POST:
"Ho aspettato volutamente due giorni attendendo smentite a quanto da me riferito ma noto che si vuole trovare soltanto qualche banale scusa per metterla in caciara ma niente di nuovo rispetto a quello che prevedevo.
Non sono dotato di sdoppiamento di personalita' pertanto anche se scrivo dal sito del PD voglio rassicurare che a scrivere e' sempre il Vice Sindaco, il segretario del PD e Marcello Accordino, sempre la stessa persona. Mi reputo coerente anche in questo.
Ribadisco quanto in precedenza affermato nel mio post dell'1 novembre aggiungendo che non sono stati notificati avvisi di garanzia neache ad altri.
Preciso che non e' mia indole dire falsita'.
Ma una domanda mi viene spontanea: se qualcuno e' cosi sicuro di quello che dice addirittura promettendo "copie" degli atti chiedo come ne e' venuto a conoscenza?
Seconda domanda: come mai, sempre a detta di qualcuno, girano voci e addirittura copie prima che gli stessi avvisi vengano recapitati agli eventuali interessati?
Presumo pero' che tutto sia frutto di fantasia....... ma se per caso fosse vero, beh questi signori non dovranno dare chiarimenti ai lettori dei blog e chiedere le dimissioni di qualcuno ma sicuramente dovranno rispondere ad altri di qualcos'altro!.
Sulle altre fantasie politiche, beh che dire non meritano la mia attenzione.
Pero' una cosa l'ho gradita, essere paragonato a D'Alema mi fa piacere ed onore. Grazie all'autore.
Cordialmente
Marcello Accordino
Pubblicato da partito democratico gallicano a martedì, novembre 03, 2009
Commento di Federico Tabolacci:
EGREGIO VICESINDACO,
HO INTESO RIPUBBLICARE QUANTO DA LEI SCRITTO NEL SUO POST DEL 3 NOVEMBRE SCORSO, AL FINE DI RICONOSCERLE CHE QUANDO SCRIVEVA, ("Ribadisco quanto in precedenza affermato nel mio post dell'1 novembre aggiungendo che non sono stati notificati avvisi di garanzia neache ad altri.Preciso che non e' mia indole dire falsita'.") CORRISPONDEVA, E CORRISPONDE, OLTRE CHE ALLA REALTA' ANCHE ALLA VERITA'!
LE CHIEDO SCUSA PER AVERE DUBITATO DELLA SUA PERSONA!
CORDIALMENTE FEDERICO TABOLACCI
TESTO INTEGRALE DEL POST:
"Ho aspettato volutamente due giorni attendendo smentite a quanto da me riferito ma noto che si vuole trovare soltanto qualche banale scusa per metterla in caciara ma niente di nuovo rispetto a quello che prevedevo.
Non sono dotato di sdoppiamento di personalita' pertanto anche se scrivo dal sito del PD voglio rassicurare che a scrivere e' sempre il Vice Sindaco, il segretario del PD e Marcello Accordino, sempre la stessa persona. Mi reputo coerente anche in questo.
Ribadisco quanto in precedenza affermato nel mio post dell'1 novembre aggiungendo che non sono stati notificati avvisi di garanzia neache ad altri.
Preciso che non e' mia indole dire falsita'.
Ma una domanda mi viene spontanea: se qualcuno e' cosi sicuro di quello che dice addirittura promettendo "copie" degli atti chiedo come ne e' venuto a conoscenza?
Seconda domanda: come mai, sempre a detta di qualcuno, girano voci e addirittura copie prima che gli stessi avvisi vengano recapitati agli eventuali interessati?
Presumo pero' che tutto sia frutto di fantasia....... ma se per caso fosse vero, beh questi signori non dovranno dare chiarimenti ai lettori dei blog e chiedere le dimissioni di qualcuno ma sicuramente dovranno rispondere ad altri di qualcos'altro!.
Sulle altre fantasie politiche, beh che dire non meritano la mia attenzione.
Pero' una cosa l'ho gradita, essere paragonato a D'Alema mi fa piacere ed onore. Grazie all'autore.
Cordialmente
Marcello Accordino
Pubblicato da partito democratico gallicano a martedì, novembre 03, 2009
Commento di Federico Tabolacci:
EGREGIO VICESINDACO,
HO INTESO RIPUBBLICARE QUANTO DA LEI SCRITTO NEL SUO POST DEL 3 NOVEMBRE SCORSO, AL FINE DI RICONOSCERLE CHE QUANDO SCRIVEVA, ("Ribadisco quanto in precedenza affermato nel mio post dell'1 novembre aggiungendo che non sono stati notificati avvisi di garanzia neache ad altri.Preciso che non e' mia indole dire falsita'.") CORRISPONDEVA, E CORRISPONDE, OLTRE CHE ALLA REALTA' ANCHE ALLA VERITA'!
LE CHIEDO SCUSA PER AVERE DUBITATO DELLA SUA PERSONA!
CORDIALMENTE FEDERICO TABOLACCI
sabato 6 febbraio 2010
A GALLICANO SU ORDINE DI FERRARESI, PIAZZATI I CECCHINI SUI TETTI DEL CENTRO STORICO!!!


Attenzione, attenzione, a tutti gli abitanti di Gallicano e del centro storico,
se tra qualche giorno vedrete delle persone in mimetica, armate e piazzate sui tetti del centro storico, non allarmatevi.
Non sono i Nocs, ne Gis, ne gruppi speciali delle forze militari, ma soltanto gli uomini del vice, del vice, del vice, del vice sceriffo della contea di Gallicano, pronti a debellare il fenomeno criminoso del "cagare" in testa ad inermi cittadini e poi darsi alla fuga.
E ora di farla finita!
Questi improvvidi criminali alati, che stanno gettando nel panico la nostra ridente, tranquilla (pure troppo!!) comunità, da qui a qualche giorno verranno sconfitti e i loro corpi, verranno esposti a mò di trofeo, nella sale di rappresentanza del Palazzo Comunale.
L'operazione denominata " RICCARDO CUOR DI LEONE" avrà sicuramente una vasta eco sull'informazione mondiale; specialisti americani della russia e forse anche israeliani, sono gia in loco, al fine di "rubare" qualche segreto rispetto all'operazione in corso, che così come tutti noi sappiamo, è di alto valore strategico politico-militare.
Unica variazione al programma già elaborato dal vice e dal suo sceriffo, è stata per il giorno del via alle operazioni.
Si era pensato inizialmente al prossimo giovedì, ma poi fortunatamente, dal Palazzo comunale sede delle operazioni logistiche è arrivato il contr'ordine.
Motivo del rinvio? Il giovedi in Via Roma e P.zza della Rocca stazionano i banchi del mercato settimanale e la loro presenza non avrebbero permesso una circolazione veloce ai mezzi diretti al teatro delle operazioni.
A garanzia del buon esito e pulizia chirurgica dell'operazione, parteciperanno anche tecnici e forze speciali dell'Asp, che posizionerà mezzi ed uomini agli ordini del mitico colonnello Richard.
giovedì 7 gennaio 2010
IL VIGILE OTELLO CELLETTI RIMOSSO PERCHE' RISCHIA DI FAR SALTARE LA SEGRETEZZA DI UNA RELAZIONE CLANDESTINA DEL SINDACO!!!!

Per chi è amante del cinema italiano ed in particolare del nostro amato attore, morto fisicamente ma non nei nostri pensieri, consiglio il film Il Vigile
Il disoccupato Otello Celletti (Alberto Sordi), riesce a farsi assumere come vigile motociclista del comune. L'importanza ed il fascino della nuova divisa gli danno modo di vendicarsi degli sfottò subiti e sfogare tutte le sue ambizioni represse, nonostante il rendimento sul lavoro resti modesto.
Il destino riserva però a Otello una grande quanto inaspettata occasione: un giorno è chiamato a soccorrere una speciale automobilista in panne, nientemeno che la famosa attrice Sylva Koscina (nella parte di se stessa). Otello si precipita in aiuto della donna e non si fa sfuggire l'opportunità di fare sfoggio di galanteria, tanto da condonarle la contravvenzione per mancato possesso dei documenti.
L'attrice parla dell'episodio durante una puntata de Il musichiere, suscitando le ire del sindaco, che solo in quanto richiamato dal Prefetto, decide di rimproverare Otello per il favoritismo.
Otello lo prende alla lettera, ed inizia a mostrarsi inflessibile ed ultra-zelante; così, quando pochi giorni dopo ferma la macchina dello stesso sindaco per eccesso di velocità, lo multa nonostante le veementi proteste, credendo si tratti di una prova per testare la sua intransigenza.
Il sindaco invece, infuriato perché la faccenda rischia di compromettere la segretezza di una relazione clandestina, il giorno dopo lo fa destituire.
Ne nasce uno scandalo, in cui la vicenda viene utilizzata per fini politici. Al processo, Otello è però costretto a fare marcia indietro, dopo aver ricevuto minacce legate alle magagne della propria famiglia.
Il vigile, reintegrato in servizio, adesso ha imparato con chi essere severo e con chi è meglio lasciar correre: infatti, quando vede sfrecciare velocissima la macchina del sindaco si guarda bene dal fermarla, ma dai rumori che si sentono subito dopo sarà la scarpata a mettere fine alla corsa.
OGNI RIFERIMENTO A FATTI ACCADUTI NELLA REALTA' O EVENTUALMENTE ACCADUTI E A CONOSCENZA DI POCHI, E' PURAMENTE CASUALE E NON A CONOSCENZA DEL TITOLARE DEL BLOG.
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