sabato 19 dicembre 2009

QUALCUNO SI OSTINA ANCORA A COLLOQUIARE CON CHI NON DEVE,E PERSISTE NEL FARE IL LECCA LECCA........


FINI, DALEMA,RUTELLI ,CASINI,BERSANI ,DI PIETRO,INVECE DI ROMPERE SEMPRE LE SCATOLE A BERLUSCONI ,ANDATEVENE A CASA..ALTRIMENTI FATE COME A GALLICANO NEL LAZIO CHE GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO,E COME AL SOLITO TRA UN CAFFE E L'ALTRO,TRA UN FACEBOOK E L'ALTRO FINISCE SEMPRE A TARALLUCCI E VINO.

CIAO A TUTTI IL DUX VI AUGURA UN BUON NATALE.....

















giovedì 10 dicembre 2009

DELITTI AMBIENTALI, SERVE LA LEGGE...

Valerio Ceva Grimaldi

L’INTERVISTA. Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia e autore di diverse inchieste, dalla malasanità romana fino a Radio Vaticana: «Da anni chiediamo di migliorare la nostra normativa sui rifiuti, molto carente». Ma ci sono da combattere fortissimi interessi.

Gianfranco Amendola è uno dei padri nel nostro ordinamento del diritto per l’ambiente. È stato procuratore aggiunto alla Procura della Repubblica di Roma, deputato europeo dei Verdi nel 1999, vicepresidente della Commissione per la protezione dell’ambiente e autore di numerosi libri in materia di legislazione penale ambientale (tra cui il notissimo In nome del popolo inquinato). È stato anche membro dei direttivi di Legambiente, Wwf e Italia Nostra. Dall’ottobre 2008 è Procuratore della Repubblica di Civitavecchia.
Oggi si parla molto delle “navi dei veleni”. Ma i misteri continuano ad addensarsi su quanto, fino ad ora, non è stato fatto per cercare la verità.
Ricordo che già negli anni ‘80 ci fu un intervento della magistratura per far ripescare un carico molto pericoloso per l’ambiente. In quell’occasione fu tirato su tutto. Poi della vicenda, nel corso del tempo, si è sempre parlato. Ma senza andare a fondo.
C’è anche un problema di leggi inadeguate?
Certo. La normativa vigente non ci aiuta molto. Quella sui rifiuti è basata sul regime delle contravvenzioni: l’unico delitto, peraltro introdotto da pochi anni, è quello che si riferisce a un “ingente carico di rifiuti”. Ma la fattispecie è formulata anche molto male. E anche questo non aiuta affatto.

E nessuno ha fatto nulla?
Sono anni che noi magistrati abbiamo proposto di introdurre normative come ce ne sono negli altri Paesi europei, che prevedono i delitti contro l’ambiente. Ma purtroppo in Italia non è stato mai fatto. L’ultimo a provarci è stato Pecoraro Scanio. Ma senza successo.

Chi era a porre ostacoli?
C’è sempre stata l’opposizione di altri ministeri, come quello della Giustizia. Nell’ultimo governo Prodi ad opporsi fu il dicastero dello Sviluppo economico. In generale, comunque, ci sono state forti resistenze da parte di chi ha da perdere in caso di approvazione di una legge di questo tipo. Sono materie che toccano forti interessi. Se non c’è una volontà politica condivisa una normativa di questo tipo non passerà mai.

Come giudica la grande manifestazione di Amantea?
Certamente è un fatto positivo, che fa seguito ad anni in cui si è un po’ perso lo spirito di voler fare qualcosa per la tutela dell’ambiente. Si è pensato che tanto un po’ tutti si riempiono la bocca di parole come “ecologia”, ma all’irrompere di problemi apparentemente più gravi, come la crisi economica, l’attenzione su queste priorità è calata. Ma questi temi riguardano tutti e da vicino.
Cosa fare, allora?
Dal particolare bisogna passare al generale. I problemi nascono sul territorio, certo, ma ora bisogna cambiare gli stili di vita, il modo di consumare. Bisogna riacquistare una forte coscienza sui problemi ambientali, impegnarsi per cambiare la cultura della nostra società.

Serve un sussulto di coscienza anche per la politica.
Specie dopo Amantea.E allora lancio un appello: il Parlamento approvi presto norme che tutelino seriamente l’ambiente.

domenica 6 dicembre 2009

Segnalazione di Osservatorio Antiplagio..volti familiari....

Alla c.a.
Ministero dell'Interno - caposegreteria.ministro@interno.it
Polizia delle Comunicazioni - poltel.rm@poliziadistato.it
Guardia di Finanza - sos@gat.gdf.it

Osservatorio Antiplagio denuncia che un utente di Facebook, Raffaele Lucarelli (residente in Texas), ha creato un gruppo - www.facebook.com/group.php?gid=58221928296&ref=mf - intitolato: ''Giuseppe Setola, per tutti coloro che stanno con la camorra''. Attualmente risultano iscritti 98 membri. Giuseppe Setola e' stato arrestato dai Carabinieri nel gennaio scorso. Nel 1992 aveva compiuto il suo primo omicidio. Il suo carattere ribelle e senza regole gli era valso il soprannome di ''a puttana'', affibbiatogli dai boss Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti. Dopo l'arresto di Francesco Schiavone, Setola aveva preso le redini del clan dei casalesi, insieme a Michele Zagaria e Antonio Iovine. Ritenuto responsabile della strage di Castelvolturno, fino alla data dell'arresto era considerato uno dei piu' pericolosi latitanti. Nel suo appartamento sono stati trovati 100.000 euro in contanti, due pistole, un fucile a pompa e una busta di medicinali. Era ricercato dal 2008 per associazione a delinquere e omicidio.
Osservatorio Antiplagio sollecita l'intervento del ministro dell'Interno e della Polizia delle Comunicazioni o della Guardia di Finanza affinche' venga chiesto agli amministratori di Facebook, che hanno gia' ricevuto svariate segnalazioni in proposito senza intervenire, l'oscuramento del gruppo e l'immediata individuazione dei responsabili. Se si vuole contrastare realmente la criminalita' organizzata, non si puo' tollerare che in un ''social network'' frequentato soprattutto da giovani si istighi alla violenza e venga fatta propaganda alle ''gesta'' di un criminale.

*Per Osservatorio Antiplagio
www.antiplagio.org

mercoledì 25 novembre 2009

CARCERI: ERGASTOLANI TENTANO EVASIONE, AGENTI FERITI/ANSA FRATELLI ZAGARI RIPRESI SUBITO. NAPOLITANO: GRANDE CORAGGIO


- E' sembrato quasi

di vivere la scena di una fiction televisiva quella vissuta

stamani da tre agenti della polizia penitenziaria, due dei quali

sono rimasti feriti, che hanno sventato l'evasione dei fratelli

Giuseppe e Pasquali Zagari, entrambi condannati all'ergastolo

per la faida di Taurianova.

Ai due agenti feriti il Presidente della Repubblica, Giorgio

Napolitano, ha rivolto ''gli auguri di pronta guarigione'' ed il

suo ''apprezzamento per la loro professionalita' ed il loro

coraggio''. Sulla vicenda e' intervenuto anche il segretario

generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha espresso la sua

''piena solidarieta' e quella di tutto il sindacato ai due

agenti di polizia penitenziaria che a Palmi, seppur feriti, sono

riusciti a sventare il tentativo di evasione di due

ergastolani''.

Tutto ha avuto inizio poco dopo le otto quando e' iniziato il

trasferimento dei fratelli Zagari dal carcere di Palmi al

tribunale di Reggio Calabria, dove dovevano partecipare ad una

udienza della sezione misure di prevenzione. Nel mezzo blindato,

utilizzato per il trasferimento, uno dei due fratelli ha finto

di stare male, mentre l'altro ha detto agli agenti di scorta di

avere le medicine per il congiunto.

Gli agenti hanno quindi aperto le due celle ed

improvvisamente si sono trovati sotto la minaccia di due pistole

calibro 6,35 che erano in possesso dei due detenuti. Il capo

della scorta e' intervenuto ed e' nata una colluttazione durante

la quale i detenuti hanno sparato alcuni colpi di pistola

ferendo due agenti, mentre il terzo e' stato colpito al volto

con l'impugnatura dell'arma. Gli agenti, nonostante fossero

feriti, sono comunque riusciti a disarmare i due detenuti ed a

bloccarli.

L'autista del mezzo blindato, giunto all'altezza dello

svincolo di Sant'Elia dell'autostrada A3, ha deciso di rientrare

verso il carcere di Palmi abbandonando la Salerno - Reggio

Calabria e percorrendo la statale 18. Durante il rientro il

mezzo della polizia penitenziaria e' stato raggiunto da polizia

e carabinieri, che l'hanno scortato fino al carcere di Palmi.

Una volta giunti nella casa circondariale i due fratelli

Zagari sono stati posti in isolamento e sottoposti a stretta

sorveglianza in attesa che il Dipartimento dell'Amministrazione

penitenziaria decida sul ripristino del 41 bis. Le indagini sul

tentativo di evasione vengono svolte dagli agenti della squadra

mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Palmi e sono

finalizzate ad accertare principalmente come hanno fatto i due

detenuti ad avere le pistole e se l'azione era stata pianificata

con la complicita' di altre persone.

Due degli agenti coinvolti nel tentativo di evasione sono

stati ricoverati nell'ospedale di Gioia Tauro perche' feriti

agli arti inferiori. Le loro condizioni non destano

preoccupazione ed i medici li hanno giudicato guaribili con una

prognosi di dieci giorni. ''Abbiamo fatto - hanno detto - il

nostro dovere e siamo orgogliosi di appartenere alla polizia

penitenziaria''.

I nomi dei fratelli Zagari, che erano giunti sabato a Palmi

dal carcere di Voghera (Pavia), rievocano in Calabria una delle

piu' antiche a sanguinarie faide tra le cosche della

'ndrangheta. Si tratta dello scontro tra le famiglie degli

Asciutto-Grimaldi contro quelle dei Viola-Zagari. Nell'ambito di

questa faida nel maggio del 1991 furono uccisi i fratelli

Giovanni e Giuseppe Grimaldi. Quest' ultimo resto' decapitato a

causa dei colpi di fucile, esplosi da distanza ravvicinata, e la

sua testa fu fatta oggetto di un macabro tiro al bersaglio.

(ANSA).

giovedì 12 novembre 2009

IL PIANO DELLA REGIONE.....ENERGIA DA BIOMASSA IN ARRIVO..



Il Piano di sviluppo punta a fare della tenuta Passerano un volano di sviluppo agrituristico del territorio, anche in funzione del ruolo di filtro che l'area svolge tra aree significative dal punto vista paesaggistico, storico e archeologico, poste al crocevia tra Roma, Tivoli e Palestrina. Il Piano di sviluppo, a quanto si apprende, è stato anche concordato tra la Regione Campania, la Regione Lazio, la provincia di Roma e il Comune di Gallicano nel Lazio. A tal fine la Regione dà precise direttive agli uffici preposti, di palazzo Santa Lucia, per adottare tutti gli atti necessari alla partecipazione a bandi, gare o programmi di sviluppo promossi dalla Regione Lazio , in particolare il progetto integrato territoriale (Pit) dell'area orientale della provincia di Roma, nell'ambito del programma di sviluppo rurale (Psr) del Lazio. Nelle intenzioni della Regione aprire l'area alla fruizione turistica pubblica.
La tenuta rappresenta, infatti, un sito di indubbio interesse turistico. Gli insediamenti rurali, gli edifici e i fabbricati sono di notevole pregio architettonico e di particolare valore artistico, storico, archeologico o etnoantropologico,. Basti pensare al Castello di Passerano, all'area archeologica della necropoli risalente al 600 a.c.
La tenuta Passerano copre per circa due terzi il territorio del comune di Gallicano e rappresenta una delle realtà zootecniche ed agricole più importanti, per dimensione e produzione, della regione Lazio.


Alcuni punti del programma di rilancio dell'area.

Ammodernamento delle attività agricole - Ristrutturazione, costruzione, ammodernamento e miglioramento o riconversione di beni immobili della Tenta Passerano, per la razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi produttivi. -
Produzione di energia da Fonti rinnovabili (Fes) - Impianto per la produzione di energia da biomassa - Ristrutturazioni edifici e strutture della tenuta - Rifacimento in altro sito dell'Officina meccanica - Sostituzione Silos e ammodernamento mulino - Ristrutturazione degli antichi fienili e stoccaggio raccolti - Ristrutturazione attuale Sala Mungitura per diverso uso - Ristrutturazione tettoie per il ricovero macchine agricole - Costruzione tettoie per stoccaggio fieno - Ampliamento stalla della Selvotta - Nuova stalla in località Selvotta - Costruzione nuova sala mungitura in località Selvotta - Realizzazione vasca liquami - Costruzione deposito mangimi - Sistemazione terreni a Caipoli e Selvotta - Viabilità: sistemazione strade aziendali - Realizzazione impianti per illuminazione e irrigazione - Realizzazione impianto tele-video sorveglianza - Ristrutturazione e completamento impianti irrigui - Realizzazione di quattro nuovi pozzi captazione acqua - Completamento messa in sicurezza aree aziendali, - Costruzione di serre (serre fisse, mobili e impianti - Costruzione di serre per colture orticole e vivaio - Costruzione, ammodernamento e allestimento di locali e strutture per la trasformazione, la conservazione e la commercializzazione, inclusa la vendita diretta - Deposito olio, impianto di imbottigliamento olio - Macelleria aziendale - Caseificio - Punto vendita dei prodotti della tutela Passerano - Leasing con patto di acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, impiegati nella produzione agricola


sabato 7 novembre 2009

PIATTO RICCO MI CI FICCO!!!!!!!!!!!!!

Quando si dice che l'amministrazione comunale parla con una sola voce e con un unico linguaggio!!!
Prendete ad esempio la questione impianto di compostaggio da crearsi a Gallicano; nel numero del "Comune Informa" edito dalla stessa amministrazione comunale, di dicembre 2008 vi è scritto testualmente : "l'impianto avrà una potenza pari a circa 8 megaWatt".
Nel numero di oggi 7 novembre 2009 di "CINQUEGIORNI" vi è riportata oltre la notizia del via libera all'impianto di compostaggio da crearsi a Gallicano, (Colle Zecchini) anche le memorabili parole del Sindaco Sordi, rilasciate attraverso un'intervista allo stesso giornale: " Sarà un'impianto strategico per tutto il territorio da cui lo stesso Comune trarrà grande beneficio proponendosi come esempio ecologico da seguire - dichiara il sindaco Danilo Sordi -"
Peccato che nel servizio di oggi dove vi è l'intervista all'ecologista sindaco gallicanese, che dimentica le varie denuncie su discariche a cielo aperto esistenti a Gallicano, lo stesso non ci delucida su una piccola differenza.
La potenza dell'impianto è di 1 megaWatt o di 8?
Ma allora sono spariti 7 megaWatt !!!!
Però la Provincia di Roma in compenso non se ne accorge di "tale e piccola differenza" e con determina n. 6326 del 08.10.2009 concede ugualmente il contributo di 800.000,00 euro per un progetto totale di oltre 15 milioni di euro d'investimento per creare il centro di compostaggio a Gallicano.
PIATTO RICCO MI CI FICCO !!!!
Ma Presidente Zingaretti, ma lo sa che il terreno dove dovrebbe nascere il sito di compostaggio è di proprietà della regione Campania e che, il Comune di Gallicano non ha inoltrato nessuna pratica di esproprio in tal senso?
Presidente Zingaretti la Regione Campania ha partecipato a conferenze di servizi rispetto a questo grandioso progetto?
Come ha fatto l'Ente da Lei presieduto, ha concedere comunque il contributo di 800.000 euro?
Presidente Zingaretti ma lo sa che la Regione Campania intende costruire anch'esso un proprio sito di compostaggio dove utilizzerà lo "sterco" animale proveniente dalla sua azienda? E il Comune di Gallicano quale "sterco" utilizzerà per alimentare il suo impianto?
Presidente Zingaretti ringrazi Iddio, se credente, che a Gallicano vi è una opposizione che oltre a non fare nulla non sono in grado neanche di reperire i documenti, ma nello stesso tempo sappia che io da credente mi affido a Iddio per avermi dato l'opportunità di "scovare" ciò e rendere il tutto pubblicamente.

giovedì 5 novembre 2009

TIC! TAC! TIC! TAC! IL TEMPO TRASCORRE INESORABILMENTE!!!!

Non so cosa sia accaduto, ma leggendo il blog di Franco, mi viene in mente uno storico discorso, che ho modificato con delle mie aggiunte, e quindi in attesa aspetto con ansia il trascorrere delle 72 ore per leggere quello che Franco avrà da dirci. O quello che noi potremmo commentare da qui a domenica sera.

Combattenti di terra, di mare e dell'aria;
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni;
Uomini e Donne d'Italia, dell'Impero
e di Gallicano nel Lazio;
ASCOLTATE!
Un'ora segnata dal destino
batte nel cielo della nostra Patria.
L'ora delle decisioni irrevocabili.
La dichiarazione di guerra
è già stata consegnata a chi di dovere!

Attendiamo per il bene comune,
come dice Franco,
le ultime e inesorabili 72 ore.
Dopodichè, come si dice a Gallicano,
"a chi tocca nun se grugna"!
Ave Cerquetani,
Tabolacci Ti saluta.

martedì 3 novembre 2009

A GALLICANO COME LA FINE DEL GRAN CONSIGLIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!













"Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro e Segretario di Stato, presentate da S.E. il Cavaliere Benito Mussolini, e ha nominato Capo del Governo, Primo ministro e Segretario di Stato, S.E. il Cavaliere Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio. »


Dopo lunghe ed estenuanti battaglie per vedere finalmente uniti in un unico gruppo politico le varie correnti del popolo di destra; dopo infruttuosi, polemici e sterili scambi di opinione tra rappresentanti politici locali, dove a prevaricare è stata solamente l'assurda ricerca alla"visibilità" personale che non il bene dei partiti che si intende rappresentare (..tarallucci e vino..).
Dopo che gli sforzi di chi ha sostenuto l'importanza di unire e non dividere il popolo di destra sono stati vanificati a seguito di scambi di "vedute politiche" montate ad arte da chi al concetto di bene comune ha volutamente sostituito il concetto di "interesse" personale.
Dopo che ogni cosa è stata fatta per veder raggiunto l'obbiettivo di creare una forte opposizione all'attuale amministrazione di centro sinistra (nemici politici è il caso di ricordare a chi fa finta di dimenticarsene, ultimamente!!) ci si è resi conto che ogni sforzo è stato vano e fine a se stesso;
Quello che "qualcuno" ha volutamente dimenticato ( e che si ostina volutamente a non ricordare)è che il popolo di destra è formato da tutti coloro che non si riconoscono nell'operato della sinistra e quindi, più specificatamente: La Destra di Caratelli, L'Imago di Sorgi e Giordano, dei consiglieri Saraceni, Chiarelli e Rossi e di tutti coloro che anche non rappresentati da alcun partito hanno sostenuto e sostengono le varie battaglie di destra, anche attraverso l'ausilio importante dell'amico Franco Cerquetani a cui qualche consigliere si è più volte rivolto per consigli e suggerimenti politici. PER UN GRUPPO FORTE OCCORRE L'IMPEGNO E LA COSTANZA DI TUTTI. OCCORRE LA COLLABORAZIONE ED UN DIALOGO PIU' AMPIO CON TUTTE LE DIVERSE CORRENTI DI DESTRA. BASTA CON I PERSONALISMI!!!L'INCIUCI E GLI ACCORDI PARALLELI (ETC.ETC.) APPARTENGONO ORAMAI AL PASSATO!! CHE SIA DI BUON AUGURIO PER UN LAVORO UNITARIO A TUTTI COLORO CHE INTENDONO PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA GALLICANESE SERIA E COSTRUTTIVA.

domenica 1 novembre 2009

LA FALSA DIPLOMAZIA DI GALLICANO....


domenica 1 novembre 2009 PDL

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DEL PD DI GALLICANO NEL LAZIO
Caro Marcello......
RISPOSTA
domenica 1 novembre 2009
......la verita' e' un obbligo......per tutti!!!
Ho apprezzato molto la lettera aperta a me inviata da Angelo Rossi, rappresentante del PDL a Gallicano e Consigliere Comunale di Minoranza.
Dopo giovanni PASCOLI e giosuè CARDUCCI, dopo silvio BERLUSCONI e massimo DALEMA a Gallicano nel Lazio due POETI d'eccezione Marcello e Angelo della serie gli opposti si attraggono.
PS: i soliti MISTERI gallicanesi......

lunedì 26 ottobre 2009

INFORMAZIONE DI GARANZIA ...

Spesso ricorrono frasi e parole ripetute come fossero formule magiche o liturgiche, di fronte alle quali si manifesta un forte disorientamento ed una difficile comprensione. Si abusa d'espressioni come "registro degli indagati, avviso di garanzia, atto dovuto", che spesso hanno per l'opinione pubblica il sapore di vere e proprie condanne preventive.L'iscrizione nel Registro degli indagati è la comunicazione inviata ad una persona interessata da una denuncia, pervenuta alla Procura della Repubblica o da qualche atto che ipotizza un reato, tutto da accertare e provare. Non è una condanna, ma un avviso di un procedimento teso a verificare i fatti per giungere ad un chiarimento, pertanto nulla da eccepire sulla sua divulgazione. Il Codice consente al denunziante di sapere, anzi tempo, che qualcosa si nuove nell'accertamento della verità, senza possibili archiviazioni, così come riconosce al cittadino il diritto di conoscere tempestivamente se esistono atti che lo riguardano, mettendolo nella possibilità di difendersi. Purtroppo i tempi della giustizia sono tali da non consentire accertamenti in tempi brevi, lasciando un alone di mistero sulle vicende, esponendo al pubblico ludibrio il presunto colpevole che, se riconosciuto innocente, avrà subito per mesi o per anni l'infamia del sospetto che pesa quanto una vera e propria condanna, lasciando nella memoria dell'opinione pubblica una sorta di marchio d'infamia.
Iniziative come quelle intraprese dalla Procura X contro TIZIO, il responsabile di Banca Italia, rese esplosive dai media, se non risolte velocemente, rischiano di gettare discredito sulla persona e sulle istituzioni della Repubblica, facendo riflettere sull'opportunità o meno di mantenere in alcune circostanze un adeguato riserbo.Ogni cittadino è uguale di fronte alla legge, sia se occupa responsabilità di governo o alti incarichi dirigenziali pubblici, sia se conduce una vita normale, anonima, da uomo qualunque, anche se i risvolti delle indagini assumono un risalto ed una rilevanza diversi secondo i casi. Ciò non toglie che possa essere poco comprensibile la necessità di inviare un avviso di garanzia al Presidente del Consiglio, durante lo svolgimento di un convegno internazionale, o a TIZIO, impegnato a chiarire la posizione della Banca d'Italia di fronte ai recenti scandali finanziari, dimostrando una opinabile tempestività nel procedere. La trasparenza della giustizia, nei suoi tratti più rilevanti, è un valore sacrosanto, ciò non toglie che i magistrati debbano intervenire in alcuni casi con la massima prudenza per evitare di fuorviare l'opinione pubblica o favorire manovre di speculazione politica, in sfregio alla presunzione d'innocenza, valore altrettanto rispettabile e sacrosanto e, nel recente caso, minando la fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni essenziali.Com'è fuor di dubbio che in uno stadio ben più avanzato delle indagini, rispetto alla mera iscrizione nel registro degli indagati, si debba collocare l'"informazione di garanzia", che presuppone l'intendimento del magistrato di compiere accertamenti legittimi e delicati, come interrogatori o perquisizioni.Sembrerebbe che l'istituto "di garanzia", introdotto per consentire all'indagato di predisporre la propria difesa, avendo conoscenza del procedimento, si sia trasformato, nel sentire comune, in una condanna anticipa
ta.

sabato 24 ottobre 2009

DAL QUOTIDIANO REPUBBLICA : PARLA NATALI' LA TRANS BRASILIANA

"Glielo dicevo, attento a con chi esci"il racconto di Natalì, trans brasiliana
di MARIA ELENA VINCENZI e PAOLO G. BRERA

ROMA - "Glielo dicevo, io: Piero, stai attento a con chi esci. Lasciala perdere, la Brendona, quella è drogata ti fa finire nei guai". Natalì, 30 anni, professionista del sesso a cottimo, brasiliana transessuale con studio-abitazione in via Gradoli, nella periferia ordinata lungo la Cassia, ha gli occhi lucidi ma giura che "è solo il collirio". Ci sono volute due ore per sciogliere il muro dei "non so nemmeno chi sia", e per farle raccontare la sua versione dei fatti. "Piero lo conosco da sette anni - dice - e non mi ha mai fatto niente di male, quindi non gliene voglio fare nemmeno io. L'ho sentito anche oggi, mi ha chiamata tre volte. Mi ha detto: "Stai tranquilla, Natalì, che non c'è nessun video. Ti voglio bene, non parlarne con nessuno".
Dalla comunità trans che la notte si vende al Flaminio e all'Acqua Acetosa, a Prati e alla Moschea, esce un ritratto sconvolgente - e tutto da provare - se riferito al presidente della Regione Lazio. "Marrazzo lo conosciamo tutte benissimo da anni", afferma Luana, anche lei transessuale brasiliana della Cassia: "Quando lo vedono passare - dice - i trans si tirano su le tette per essere scelte: lui paga molto, molto bene.
Ci sono "ragazze" come Natalì che ci hanno fatto una fortuna, decine di migliaia di euro. Natalì è la sua preferita, ma stava spesso anche con Brenda, una tipa grande e grossa che chiamiamo la Brendona e che da un pezzo andava in giro a dire che cercava di vendere un video compromettente ma non trovava nessuno che lo comprasse. Una vera stronza: questa è estorsione, mi sa che con questo caos è scappata".
Da quando è scoppiata la bufera, le transessuali che abitano nella zona di via Gradoli hanno ricevuto visite a raffica dai carabinieri del Ros: "Sono andati dalla Palomina sulla Cassia, da Tiffany e Maira in via Gradoli, da Camilla ai Due Ponti, da Brenda e da un sacco di altre. A tutte - dice Natalì - hanno preso i computer e i telefonini per cercare immagini. Ma non troveranno nulla.
Lo so che accusano tutti me, ma io giuro che non c'entro proprio niente con le foto e i video. Io sono sicura che non usciranno mai perché non ci sono, ma se spunterà fuori un video vi invito a confrontarlo con me e con casa mia".
Un appartamentino ordinato, pulito, arredato con gusto in stile etnico: salotto con cucinino, bagno e camera con il letto in ferro battuto e il quadro di un cherubino dietro la testiera.
"Di Piero non voglio parlare - insiste Natalì ogni volta che si accorge di aver raccontato più di quello che avrebbe voluto - ma una cosa su quei quattro carabinieri la voglio proprio dire.
Li conoscevamo tutti, sono vera gentaccia. C'è una questione di droga, dietro tutto questo casino. Quando un cliente ci chiede un festino con la cocaina, c'è uno spacciatore, uno che ora è morto e si chiamava Rino (è citato anche nell'ordinanza di custodia cautelare, ndr), che ce la porta a domicilio a patto che ne acquisti almeno dieci grammi. Quei carabinieri lo lasciavano lavorare a patto che lui li avvertisse sempre della consegna e della situazione: quando la giudicavano interessante facevano irruzione e ci rapinavano, si prendevano droga e soldi ricattando i clienti".
Sono le "mele marce" di cui parla il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Tommasone. Ne parla anche la Luana (che in realtà si chiama con un altro nome) di Rino che portava la droga e dei clienti rapinati e ricattati per questo dai quattro carabinieri. Una situazione in cui, afferma Luana, avrebbe riguardato anche il governatore del Lazio.
Anche di questo, dice Luana, "della cocaina", tutti sapevano tutto nel mondo romano della prostituzione transessuale. "Lui, Marrazzo, andava quasi sempre con Natalì - insiste Luana - che aveva conosciuta alla Moschea, dove batteva fino a qualche anno fa. Ma stava spesso anche con Tabata, che è morta sei mesi fa. E anche con Paloma e Brenda: non sapete che liti, quando lui sceglieva una anziché l'altra". "I carabinieri non mi hanno ancora trovata, e mi sono già rivolta a un avvocato - dice Natalì: ma i Ros busseranno alla sua porta mezzora più tardi - e domattina me ne vado, parto e sto via un mese. Se mi avete filmato, dico che eravate solo una coppia in cerca di sesso estremo. Addio".

DA REPUBBLICA FONTE WEB DEL 24/10/2009

Un agente del Sismi, compaesano di Moretti, in via Gradoli Flamigni rivela che al n° 89 di via Gradoli, nell’edificio di fronte al civico 96 dove c’era il covo-base delle Br morettiane, prima e durante il sequestro Moro abitava il sottufficiale dei carabinieri Arcangelo Montani. Il Montani aveva due particolarità: era un agente del Sismi, e proveniva da Porto San Giorgio (era dunque compaesano del capo brigatista Mario Moretti, nato a Porto San Giorgio nel 1946). Durante il sequestro Moro, il 31 marzo 1978, lo stesso contrammiraglio Fulvio Martini (allora vice direttore del servizio segreto militare) intervenne a favore del Montani in seguito a un esposto presentato ai carabinieri da alcuni inquilini del condominio di via Gradoli 89, i quali lamentavano di avere subito vessazioni da parte del sottufficiale.

martedì 20 ottobre 2009

ARTICOLO DI REPUBBLICA!!!!!!!!!!!!!!

Le ultime notizie
GALLICANO, DROGA NASCOSTA IN POZZO: IN MANETTE 3 BABY PUSHERI carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Palestrina hanno fermato tre giovani insospettabili, sorpresi, in aperta campagna, alla periferia di Gallicano nel Lazio, un paese alle porte della capitale, mentre attingevano dosi di marijuana da un antico pozzo abbandonato. I 3, un 16enne, un 17enne e una 18enne, tutti studenti ed incensurati, utilizzavano il pozzo per nascondere la marijuana da spacciare, "prelevando", all'occorrenza, le dosi da vendere. Nell'occasione i carabinieri hanno sequestrato circa 700 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi ed un bilancino di precisione. (omniroma.it)
(20 ottobre 2009 ore 10:31)

domenica 11 ottobre 2009

IL VESCOVO SIGALINI NON SI PRESENTA ALLA CRESIMA DEI BAMBINI GALLICANESI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





Se Gallicano nel Lazio non esisteva, bisognava inventarlo!
Siamo riusciti a farci riconoscere anche stamane, domenica 11 ottobre 2009, dalle tante persone che sono giunte nel nostro paese per partecipare alla celebrazione della Cresima dei propri bimbi o familiari, presso la Parrocchia di S. Andrea.
Così come noto a tutti, cattolici e non, atei e mussulmani, è il Vescovo a presiedere la celebrazione della Cresima in tutti i paesi del mondo, anche laddove pur non essendoci chiese ma esistenti sole Missioni pastorali.
Ma evientemente Gallicano nel Lazio, per qualcuno, è considerato un luogo peggiore del più sperduto villaggio africano; 26 bambine e bambini insieme a a genitori e parenti dopo una mezz’ora e oltre d’attesa del Vescovo Sigalini, grazie all’estrema responsabilità dimostrata, (non solo Pastorale) da parte di Don Enrico Pinci, hanno ricevuto la tanto attesa Cresima anche se non dal medesimo Vescovo che non si è presentato, ma dallo stesso Parroco di Gallicano.
1° caso nel mondo!!!
E poi ci si chiede perché le persone non frequentano le Chiese, ci si chiede perché i giovani sono sempre più portati a non frequentare oratori e messe.
Se questo è il segnale, se questo è l’esempio che noi tutti dobbiamo seguire, Eminenza Sigalini, siamo ben lieti di non identificarci con Ella.
Eminenza Sigalini, il buon gusto per non parlare della buona educazione, Le imporrebbe di chiedere scusa prima che ai genitori e parenti, ai 26 bambini che l’attendevano, che hanno seguito con regolarità tre anni di catechismo, che hanno effettuato regolarmente il ritiro spirituale.
3 anni di lezioni dove ai nostri bambini è stato insegnato, giustamente, il rispetto che si deve verso il prossimo.
Ora Lei dovrebbe dimostrare con i fatti di essere a ragione la guida pastorale della nostra Diocesi; venga a Gallicano e chieda scusa per il Suo atteggiamento.
Gallicano non è da considerare importante solo per assegnare terreni di proprietà delle confraternite a qualche amico, ma è da considerare comunque e al di fuori di quanto Lei pensi, come una Comunità con pari rispetto e dignità di altre comunità.
In conclusione e mi rivolgoa voi lettori, permettetemi di far notare una “piccola cosa” che speriamo sia solo frutto di coincidenza.
Tra i 26 cresimandi oggi è mancata una sola bambina, figlia di un amministratore comunale.
Io non so se è mancata per assenza di malattia o perché cresimata in altra Parrocchia e questo sarebbe certamente un suo diritto, ma di certo mi pare strano che ad assenza ingiustificata del Vescovo Sigalini, anche questa assenza ha suscitato qualche dubbio tra i non pochi presenti.
Un Grazie vorrei indirizzarlo a Don Enrico per il Suo alto senso di responsabilità dimostrato, di certo non grazie a Lei, Vescovo Sigalini, per quanto ha causato psicologicamente oggi con la Sua assenza ai nostri cresimandi.
Firmato
Federico Tabolacci, Padrino del cresimando Manuel Tabolacci.

sabato 10 ottobre 2009

E LORO SONO TRANQUILLI, BAH !!!!

Una nuova tegola sull'amministrazione comunale.
Il cavallo di battaglia della giunta Sordi nella passata tornata elettorale era, come ricorderete tutti, il PIP (piano insediamenti produttivi) da crearsi su terreno di proprietà dell'azienda Passerano e quindi della Regione Campania.
Lì erano stati previsti 500 nuovi posti di lavoro, e chissà quanti in buona fede sia tra i cittadini che forze imprenditoriali, hanno creduto allo spot elettorale.
Come non ricordare che decine e decine di imprenditori, di artigiani hanno aderito a costituirsi in consorzio, pagando quote e definendo incarichi di dirigenza all'interno dello stesso.
Ebbene quello che, come scrivevo prima, era il cavallo di battaglia della giunta Sordi, oggi, attualmente, rischia di non vedere la luce.
Che peccato, anche questa cosa non ci voleva!
La Regione Campania, dopo gli esposti presentati da un suo vicepresidente a varie Procure e alla Guardia di Finanza, ha anch'essa presentato ricorso rispetto alla realizzazione del progetto da farsi su propri terreni.
Ma, se non ricordo male, qualche settimana fa il Sindaco Sordi, rispondendo piccato ad una domanda di un giornalista che lo intervistava in merito a questa questione, non si rivolse in malo modo nei confronti dell'esponente campano, asserendo che tutto era in regola e che era in caso, proprio il vicepresidente della regione campania a non sapere svolgere il proprio lavoro di amministratore pubblico?
Allora le cose sono due.
O ha ragione Sordi, e quindi non solo il vicepresidente della campania ma anche l'assessore al patrimonio e l'avvocatura regionale campana non sanno svolgere le loro competenze, e sono degli emeriti incapaci, oppure è il Sindaco Sordi e qualcun'altro della sua giunta che pensano di svolgere il ruolo di "padroni" con proprietà non proprie e ne di loro pertinenza nel decidere cosa farci.
Mi sembra di rivedere la scena di un film di Totò, dove lo straordinario attore napoletano cercava di vendere la mitica Fontana di Trevi a degli sprovveduti, che pensavano così di fare il loro affare della vita.
Ma per loro (e per loro intendo alcuni amministratori gallicanesi) è tutto sotto controllo!
Ricorsi, indagini, la Guardia di Finanza che un giorno si e l'altro pure ritira documentazione negli uffici comunali, cause perse che fanno pagare alla collettività quasi 90.000 euro, tetti ricostruiti che costano così tanto, ma così tanto che vedono l'intervento oltre che di ordinari tribunali, anche di organi preposti al controllo come la Corte dei Conti.
Ma per restare in tema della querelle Gallicano-Regione Campania, una domanda mi sorge spontanea:
il contributo di 800.000 euro della Provincia di Roma per la creazione di un sito di compostaggio da crearsi sempre su terreno di proprietà della Regione Campania è stato erogato?
Ma di questo ne discuteremo nel prossimo post.
Grazie Federico per l'ospitalità, buonasera a tutti da Franco Cerquetani.

giovedì 8 ottobre 2009

INTRECCIO? CASUALITA'? O ALTRO? 1 PARTE

Federico come annunciato qualche giorno addietro, mi accingo a scrivere di atti che riguardano il Comune di Gallicano.
Inizio questa sorta di cronistoria partendo da un atto, (che è stato discusso nell’ultimo consiglio comunale in materia di riconoscimento di debito fuori bilancio) che è relativo ad una sentenza di condanna della Corte di Appello di Roma, nei confronti del Comune di Gallicano nel Lazio e a favore di un nostro concittadino.
Ebbene il nostro Comune è stato condannato a pagare la “modica” cifra di circa € 90.000.
Senza che aggiungo che questi soldi essendo inseriti nel bilancio comunale ci riguardano tutti come comunità Gallicanese.
Ma il punto che ora intendo affrontare non è quello relativo agli espropri, rivalutazioni, Ici, (anche se estremamente interessante ma leggibile in una prossima uscita) ma quello che riguarda l’iter di questo procedimento legale che ha portato alla condanna del Comune.
Il Comune di Gallicano a differenza di quanti credono il contrario, (se ce ne fosse bisogno ho tutte le sentenze al riguardo) spesso e volentieri non si costituisce in giudizio; come, perché, e quando decidere se costituirsi o meno, è una competenza e conoscenza che non ci è propria, ma dalla lettura degli atti si evince con drammatica chiarezza che, contro alcuni cittadini il Comune non si costituisce, mentre con altri si.
E nel caso in questione ha inteso procedere con il costituirsi.
Il nostro concittadino, ed è un suo legittimo diritto, ha ritenuto affidarsi per la sua difesa, presso uno studio legale di Civitavecchia che a sua volta ha eletto domicilio presso un altro studio legale di Roma.
Il Comune di Gallicano, ha nominato come proprio difensore un nuovo legale rispetto a quelli che precedentemente avevano difeso la nostra amministrazione.
Dicevo prima, ha nominato un nuovo difensore bravo, preparato e che fa parte di uno studio legale prestigioso della capitale. Giusto!
Solo così si può rispondere al meglio ad un avvocato preparato della controparte; occorre schierare a propria difesa, del proprio bilancio e della comunità un altrettanto avvocato preparato.
Questo e quello che credo abbiano pensato giustamente i nostri amministratori locali, nel momento in cui hanno affidato l’incarico legale.
Ma soprattutto occorreva tutelare al meglio chi quell’operazione di esproprio l’aveva iniziata e che corrisponde ad un ex sindaco, ora anch’egli assessore.
Ma quale è la cosa strana, allora?
Qualcuno potrebbe obiettare che l’atteggiamento perseguito dall’amministrazione comunale è stato giusto, legittimo e limpido; ovvero ha cercato di difendere in tutte le sedi un proprio amministratore per scelte adottate nel passato e per la quale l’amministrazione comunale era già stata condannata.
Ma la domanda che mi pongo e che se volete, vi pongo: ma se si sapeva che la causa era indifendibile perché si è scelto di arrivare comunque in Corte d’Appello e non si è tentata la strada della contrattazione extragiudiziale al fine di risparmiare anche un solo euro?
Di certo l’amministrazione comunale, e quindi tutti noi, avrebbe pagato di meno e la Corte dei Conti, forse, si sarebbe rifatta per una cifra inferiore nei confronti di qualche amministratore, a meno che?
Ma vado avanti nella disamina del rapporto legale legato alla condanna del Comune.
Io non so, che tipo di rapporti esistono se esistono, tra lo studio legale prestigioso di cui fa parte il difensore del comune di Gallicano e lo studio legale, non meno prestigioso, di cui fa parte un nostro assessore comunale; così come non so, se esistono analoghi rapporti tra i tre studi professionali, compreso quello a cui si è rivolto il nostro concittadino gallicanese, ma su un’altra cosa che mi ha fatto riflettere e che ha scatenato la mia curiosità.
Ed è questa.
Anche un fratello del nostro concittadino di cui scrivevo prima e che è risultato vincitore della vertenza legale, ha avuto in essere una causa legale contro il Comune di Gallicano.
Ma a differenza del fratello e pensando di fare cosa più giusta, non intese avvalersi dello studio di Civitavecchia per poi eleggere domicilio in uno studio legale di Roma, ma rivolgersi direttamente ad uno studio legale di Roma.
E poi, a dimostrazione che il mondo talvolta è piccolo, forse senza saperlo, finì per affidarsi ad un legale facente parte dello studio legale di cui fa parte anche il nostro assessore, nonché parente. Nulla di male ci mancherebbe, nulla di perseguibile, ma solo coincidenza.
Coincidenza che di fatto porta uno studio legale di cui si fa parte come legale, ad un procedimento in cui ci si deve difendere come assessore; E non è male se poi le due persone sono riconducibili ad un’unica persona.
Chissà per restare in tema della seconda vertenza se, il giorno fissato per l’udienza il nostro concittadino (fratello del vincitore) quando ha visto che il Comune di Gallicano nonostante fosse stato intimato non si presentò all’udienza, se avrà pensato: “E fatta! Il Comune non si è presentato quindi ho vinto!”
Come dargli torto se ha pensato così davvero, quel 22 gennaio 2009.
Ebbene nonostante ciò, nonostante il Comune non si sia presentato, nonostante il nostro concittadino si sia fatto difendere da un legale dello stesso studio di cui fa parte il parente assessore, perse la causa finendo condannato e vedendosi bocciato il proprio ricorso.
Che strana la vita! In una causa il Comune si presenta, nomina un difensore, perde la causa e deve pagare pure l’onorario del proprio legale.
Nell’altra causa pur non presentandosi ne costituirsi riesce a vincere e paradossalmente non ha alcunché da pagare alcuna parcella al proprio difensore.
E allora anche se non verrà accolto, mi sento comunque di rivolgere un consiglio ai nostri amministratori:
ma non ritenete che sia più convenevole per le cause future, che il Comune non si costituisca e ne nomini alcun difensore se così si riesce a vincere più cause legali possibili?
La mia sensazione finale?
Che di questa storia si interesserà la Corte dei Conti e che qualcuno dell’amministrazione comunale sarà condannato a rimborsare decine e decine di migliaia di euro come condanna per il danno economico subìto dal Comune a causa dell’atteggiamento perseguito!
A meno che non era proprio questo lo scopo che qualcuno voleva raggiungere.
Amiche ed amici lettori, arrivederci alla prossima puntata che verterà sempre su discorsi legali, parentele, omonimie e quant’altro.
Buona giornata da Franco Cerquetani

lunedì 5 ottobre 2009

GALLICANO? CAPUT MUNDI .........

Caro Federico,
permettimi di utilizzare il tuo blog per annunciare l'uscita (molto prossima) di un post che, credo, possa permettere a tutti coloro che lo vorranno, di comprendere un pò meglio il "Pianeta Gallicano" e alcuni tra i suoi abitanti.
Così come accade per i "lanci" degli scoop, voglio anch'io giocare un pochino a "lanciare" un acconto di quello che tratterò.
Il post toccherà vari punti come per esempio:
esami d'abilitazione;
studi legali di Roma;
legali difesa e accusa;
Tar, doppi incarichi istituzionali, doppi e triplici collegamenti;
Amministratori comunali di prestigio, loro collaboratori, familiari e amici.
Colleghi" universitari;
Tenuta di Passerano con dirigenti amministratori locali e non.
Centrali biogas da 1 o da 8 MW?
E poi altre chicche!
Federico, lettori del blog, vi prego di pazientare qualche giorno ma, credetemi, non per tenervi sulle spine ma solo e perchè la documentazione da mettere in ordine è molta.
Non credo, almeno lo spero, che siano stati commessi reati, ma questo si che è "anomalo" è scoprire che GALLICANO con tutto questo "intreccio" di nomi, di città, di vie e quant'altro sia divenuta senza saperlo la nuova CAPUT MUNDI!!!!
Grazie Federico e un arrivederci a molto presto.
Franco Cerquetani

mercoledì 30 settembre 2009

A PROPOSITO DI PASSERANO.....

Per chi fosse interessato a lato trovate il link di collegamento con il Bollettino Ufficiale della Regione Campania, in cui vi è riportato l'approvazione Piano di sviluppo della Tenuta Agropatrimoniale "Passerano" sita nel Comune di Gallicano nel Lazio.

venerdì 11 settembre 2009

RISPOSTA DEL VICE PRESIDENTE REGIONALE DELLA CAMPANIA RONGHI, ALL'INTERVISTA DEL SINDACO SORDI APPARSA IERI SUL QUOTIDIANO CINQUEGIORNI

Ansa 12:41 11-09-09
CAMPANIA: RONGHI, FARE LUCE SU UTILIZZO TERRENI NEL LAZIO
(ANSA) - NAPOLI, 11 SET - ''Non comprendo il nervosismo del
sindaco di Gallicano sulla vicenda del terreni in localita'
'Grotte del Diavolo' di proprieta' della Regione Campania
utilizzati dal suo comune per un insediamento Pip, dato che lo
stesso sindaco ritiene di aver agito correttamente''.
E' quanto afferma il consigliere regionale del MpA Salvatore
Ronghi, vice presidente del Consiglio regionale della Campania.
''Sulla vicenda ho presentato un esposto alla magistratura e
alla guardia di finanza affinche' facciano chiarezza sulla
vicenda - ha evidenziato Ronghi - e, a seguito della mia
iniziativa, anche l'assessorato regionale al patrimonio della
Regione Campania si sta attivando per verificare la questione,
tanto che l'asessore Forlenza ha reso noto di aver dato mandato
all'avvocatura regionale per tutelare la Regione Campania''.
''Come e' noto a seguito delle mie battaglie, il mio obiettivo -
prosegue Ronghi - e' quello di garantire che tutti i beni
dell'eredita' Quintieri, inclusi i lotti di terreno ubicati del
Lazio, vengano effettivamente destinati alla causa dei ragazzi
non vedenti del Colosimo e che non vengano ne' usurpati ne'
distratti per altri scopi''.
''Per questo attendo con fiducia le valutazioni della
magistratura e gli esiti degli accertamenti e delle azioni
legali della Regione Campania - conclude Ronghi - e credo che il
sindaco di Gallicano dovrebbe fare altrettanto ed evitare di
avventurarsi sul terreno dei facili giudizi: se un giorno,
qualora ne avessi bisogno, decidero' di prendere lezioni di
buona amministrazione, certamente non mi rivolgero' a lui''.
(ANSA).
COM-TOR/BOM
11-SET-09 12:41 NNNN

mercoledì 9 settembre 2009

A NAPOLI SI PARLA DI GALLICANO! LE PROCURE DI NAPOLI, ROMA E LA GdF DI FRASCATI DOVRANNO INDAGARE E NON DI CERTO PER LA NOSTRA SAGRA DEL CIAMBELLONE!!

Dal quotidiano "Roma" di Napoli uscito oggi 09.09.2009
Titolo : Colosimo, sui beni le mani del Lazio
di Mario Pepe

NAPOLI. I beni del Colosimo finiscono di nuovo al centro delle polemiche.
E la denuncia arriva ancora una volta dal vicepresidente del consiglio regionale Salvatore Ronghi. «La Regione Lazio e il comune di Gallicano, in provincia di Roma, stanno scippando i terreni di proprietà della Campania senza che la nostra Regione faccia alcunché per difendere il proprio territorio», denuncia l’esponente dell’Mpa che, a tal proposito, ha inoltrato un’interrogazione all’assessore al Demanio Oberdan Forlenza «Da oltre un mese – spiega - ho denunciato che, in maniera arbitraria e illegittima, la Regione Lazio e il Comune di Gallicano si sono appropriati del territorio campano, in località Grotte del Diavolo, nella tenuta di Passerano, per avviare insediamenti produttivi, e, ancor più grave, che queste proprietà fanno parte della famosa eredità dei Quintieri e che dovrebbero essere destinate solo ed esclusivamente a beneficio dei non vedenti dell’Istituto Colosimo». Tra l’altro, sembra che ieri sia apparso sul sito dell’amministrazione
Comunale laziale il bando per l’assegnazione ai privati dei terreni di proprietà della Regione Campania. Per questo motivo, Ronghi ha presentato una denuncia alle procure della Repubblica di Napoli e Roma e alla Guardia di Finanza
di Frascati. Ma la tenuta di Gallicano sarebbe ormai da tempo soggetta a tentativi di acquisizione, condotti progressivamente e per “piccoli pezzi”. Oltre al bando del Comune di Gallicano, che su 36 ettari vorrebbe impiantare
un insediamento produttivo (ed in tal senso avrebbe già ricevuto un primo benestare della Regione Lazio), gira voce che
la Provincia di Roma avrebbe pensato di costruire, su una parte del terreno, un impianto a biomasse per il compostaggio sfruttando anche il letame degli animali della tenuta. Particolare curioso: la Regione Campania, sempre secondo voci provenienti dal Lazio, avrebbe, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale laziale, inoltrato la chiarazione d’intenti per ottenere contributi per la costruzione di un piccolo impianto, sempre a biomasse. E la proprietà di Gallicano, all’inizio di luglio, era tornata al centro delle cronache per la scoperta, di un aeroporto privato su un terreno concesso in fitto alla Aviocaipoli: l’impegno era quello di costruire un’aviosuperficie per il volo a vela, di fatto è nato un piccolo scalo privato. Ne è nato un contenzioso ancora in atto proprio per la scoperta di queste infrastrutture non previste dal contratto di locazione dopo che l’assessore competente, Oberdan Forlenza, aveva informato il presidente della Sauie (la società che gestisce il patrimonio immobiliare regionale), Uberto Siola.

E l’eredità Quintieri torna al centro delle polemiche

martedì 8 settembre 2009

PRESENTATE DENUNCE CONTRO IL COMUNE DI GALLICANO (PASSERANO)

08/09/2009, ore 16:24
Ronghi: "Regione Lazio sottrae territorio a Campania"
di: Redazione
“La Regione Lazio e il Comune di Gallicano della provincia di Roma stanno ‘scippando’ i terreni di proprietà della Campania senza che la nostra Regione faccia alcunché per difendere il proprio territorio”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale del MpA Salvatore Ronghi.
“Da oltre un mese, con una mia interrogazione, ho denunciato che, in maniera arbitraria e illegittima, la Regione Lazio e il Comune di Gallicano si sono appropriati del territorio campano, ubicato in località ‘Grotte del Diavolo’, per avviare insediamenti produttivi, e, ancor più grave, che queste proprietà fanno parte della famosa eredità dei Quintieri e che dovrebbero essere destinate solo ed esclusivamente a beneficio dei non vedenti dell’istituto Colosimo” – aggiunge Ronghi, che chiede conto dell’operato della Sauie, che gestisce i beni immobili della Regione, del suo nuovo presidente e dello stesso assessore regionale Oberdan Forlenza.
“La questione è urgente – aggiunge Ronghi – perché proprio stamani sul sito del comune di Gallicano è stato addirittura pubblicato il bando per l’assegnazione ai privati dei terreni di proprietà della Regione Campania”.
Il vice presidente del Consiglio regionale ha, inoltre, reso di aver presentato una denuncia alle Procure della Repubblica di Napoli e Roma e alla Guardia di Finanzia di Frascati “affinchè si indaghino su questi gravi episodi”.

sabato 5 settembre 2009

LA MITICA GUARDIA DI FINANZA....

Eco-News

Colleferro: la discarica pagata e mai realizzata

Fondi al consorzio Gaia per una discarica mai realizzata a Colleferro. «Sulle carte è edificata, ma non esiste»
Per ottenere in prestito quella cifra - 100 milioni di euro dell’Erario - ben che vada ci vuole almeno un mese. Stavolta invece la somma è giunta, in diverse tranche, con istruttorie chiuse anche «in una settimana, con istanza depositata il 23 dicembre, compresi Natale, Santo Stefano e Capodanno. Mi sono recato personalmente alla Cassa depositi e prestiti perché non credevo ai finanzieri che mi dicevano che la liquidazione fosse avvenuta in sette giorni e lì mi hanno dato conferma». Soldi pubblici in gran parte spariti nel nulla, scomparsi, per una cifra superiore ai 30 milioni di euro, nella costruzione di una discarica ai Castelli che dalle carte «risulta già in opera e completamente edificata» ma che «non esiste, non esiste neanche il progetto. Non esiste assolutamente niente».E se del denaro volatilizzato non ci sono neppure le carte chieste a garanzia, «è stato per una svista», hanno spiegato imbarazzati alla Guardia di Finanza. Con un tono che appare ancora incredulo lo racconta Giuseppe Travaglini, pubblico ministero del Tribunale di Velletri, alla commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, durante un’audizione recentissima, l’ultima che chiude l’approfondimento sul Lazio.
Si sta parlando dell’indagine per bancarotta fraudolenta del consorzio Gaia di Colleferro che, per conto di 47 comuni dell’hinterland romano, gestisce uno dei termovalorizzatori più importanti della regione. Il sostituto (titolare di scottanti inchieste sui reati contro la pubblica amministrazione) fornisce dati inediti, dettagliati in un rapporto inoltrato alla Corte dei Conti. I nuovi accertamenti contabili potrebbero ruotare attorno a quel che sillaba il pm riguardo la «creazione di una seconda discarica a Colleferro, che a ben vedere forse neanche serviva, visto che ne era stata inaugurata una nuova a Colle Fagiolara. Di fatto, un problema di giacenze di rifiuti non si è mai posto».Ad ascoltare il magistrato sono i parlamentari della commissione presieduta da Gaetano Pecorella che ha avviato l’indagine sul Lazio, dopo le polemiche sull’inadeguatezza di Malagrotta e le tante inchieste sullo smaltimento di rifiuti tossici. Come a Gomorra. Entro fine settembre Antonio Rugghia, deputato Pd, e Candido De Angelis, senatore Pdl, ex sindaci di Ciampino e Anzio, firmeranno la relazione finale. Un documento riservatissimo che sarà inoltrato all’autorità giudiziaria, visti i «fatti di rilevanza penale». Cosa conterrà, in parte lo dice Travaglini nelle pagine non secretate dell’audizione sul «crac Gaia», con le accuse di truffa, corruzione e peculato indirizzate a vario titolo a dirigenti ed ex dirigenti del consorzio divenuto spa dopo la decapitazione giudiziaria.
Un fiume di soldi (i 100 milioni di euro) chiesti alla Cassa depositi e prestiti (la banca di Stato che finanzia le opere pubbliche) tramite «mutui di scopo», destinati ai progetti da realizzare. Danaro che dunque «non poteva essere distratto nella sua utilizzazione - spiega il pm - ma che invece è servito a tutto, tranne che allo scopo dichiarato». È il caso, appunto, della discarica di Colleferro, «finanziata per oltre 30 milioni di euro, già in opera e secondo il legale rappresentate costruita nel 2005». Ma che invece, oggi, semplicemente «non esiste».Davanti ai parlamentari allibiti («è uno scenario di una gravità enorme», sbotta De Angelis) Travaglini nota che «non tutti i 100 milioni sono stati distratti: non sappiamo che fine abbia fatto una parte di questo importo, circa 30-40 milioni di euro». Finanziamenti concessi dalla Cassa «senza sincerarsi dell’esistenza di garanzie» che sono «sparite per un disguido», ha spiegato il direttore dell’istituto al pm che lo ha ascoltato «più volte» assieme alle Fiamme Gialle.Per «un’altra svista» alla banca di Stato non si sono accorti che Gaia «è rimasta consorzio un anno più del dovuto (un passaggio in vista del commissariamento governativo, ndr) continuando così con l’erogazione dei finanziamenti (per un totale pari a quelli ottenuti da tutti i consorzi d’Italia) sino all’arresto dell’amministratore delegato Roberto Scaglione, ammanettato pure per lo scandalo laziale delle case Asl da cartolarizzare. Con la prescrizione incombente, Pecorella conclude amaro: «In definitiva si costruisce tutto un processo di cui resta solo l’audizione in commissione: un po’ poco». (Alessandro Fulloni, CorriereDellaSera

domenica 30 agosto 2009

QUALCOSA NON QUADRA.

UNIONE NAZIONALE PRO LOCO D’ITALIA
ENTE ASSISTENZIALE RICONOSCIUTO DAL MINISTERTO DELL’INTERNO
con D.M. n. 559/C.11976.12000a(121)- del 18 giugno 1998
DIPARTIMENTO LEGISLATIVO
SCHEMA di REGOLAMENTO .


per il funzionamento delle Associazioni Pro Loco.

Art. 1
L’Assemblea ordinaria e straordinaria è convocata dal Presidente su apposita delibera del Consiglio di Amministrazione e diramata con invito scritto contenente le indicazioni della sede, data, ora, e ordine del giorno. L'avviso deve essere consegnato almeno ……………………. giorni prima della data fissata. Nell’ordine del giorno, sia per il Consiglio che per l’Assemblea, non può essere indicata la voce: varie ed eventuali. Le richieste avanzate da Consiglieri o da Soci, vanno inscritte nell’ordine del giorno della seduta successiva.
Art. 2
All’Assemblea possono partecipare tutti i soci regolarmente iscritti; hanno diritto di voto i soci risultanti iscritti nell’anno precedente e che abbiano versato la quota sociale anche per l’anno in cui si tiene l’Assemblea, secondo quanto previsto dall’art. 4 punto 1 dello Statuto.
Art. 3
L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione con l’assistenza del Segretario.
Per il rinnovo delle cariche sociali, l’Assemblea nomina un seggio elettorale, composto da un Presidente e due scrutatori, di cui uno con funzioni di segretario, tra i soci aventi diritto al voto, e che abbiano dichiarato la propria rinuncia ad essere candidati. Il dibattito assembleare viene regolamentato dal Presidente, che ne stabilisce tempi e modalità di svolgimento.
Nell’assemblea sono consentite sino a due deleghe, che vengono accettate dal Presidente dell’Assemblea o del Seggio elettorale, su diretta responsabilità del delegato, che in quanto tale autentica la firma del delegante.
Art. 4
Le votazioni riguardanti persone si svolgono a scrutinio segreto. Nelle elezioni delle cariche sociali, ogni elettore può esprimere un numero di preferenze non superiore ai due terzi dei seggi da assegnare. Le indicazioni eccedenti sono da considerare nulle, come vanno annullate le schede, che dovessero contenere evidenti segni di riconoscimento.
Ogni candidato deve sottoscrivere la propria candidatura almeno un’ora prima della votazione fissata dall’Assemblea e consegnarla al Presidente del Seggio. La richiesta di candidatura può essere avanzata per un solo organismo da eleggere. L’Assemblea stabilisce tempi e modi delle elezioni. Risultano eletti coloro che abbiano conseguito il maggior numero di preferenze; a parità di voti, risulta eletto il socio con maggiore anzianità di iscrizione; quindi, il più anziano di età. Possono essere candidati soltanto i soci che hanno diritto di voto.
Art. 5
La surroga per membri decaduti deve essere effettuata secondo le modalità previste dallo Statuto.
Nel caso che decada la maggioranza dei membri assegnati, il Presidente uscente convoca, pur in assenza di delibera consiliare, l’Assemblea dei soci per il ripristino dell’organismo decaduto entro il tempo massimo di trenta giorni.
Art. 6
Il socio o aspirante socio deve produrre autocertificazione di non aver subito condanne penali o sanzioni disciplinari, né di avere a proprio carico procedimenti giudiziari in corso. Nel caso che ciò sia avvenuto il socio viene dichiarato decaduto o non ammesso all’associazione.
Art. 7
In caso di rimborso spese riconosciute e deliberate, inerenti i trasporti, il rimborso deve essere pari al costo corrente di un quinto del costo della benzina super per chilometro.

Art. 8
Il Consiglio è tenuto a riunirsi almeno una volta ogni sessanta giorni. Il Consigliere che dovesse risultare assente per tre sedute consecutive, senza gravi e giustificati motivi, con delibera del Consiglio di Amministrazione viene dichiarato decaduto e surrogato secondo quanto previsto dallo Statuto e dal presente Regolamento, nella seduta successiva all’evento maturato.
Art. 9
Il Consiglio è tenuto ad esaminare entro sessanta giorni dalla presentazione le istanze di nuovi soci; l’accettazione deve essere comunicata al socio aspirante entro dieci giorni dalla delibera; la quota prevista deve essere versata entro trenta giorni dalla delibera, pena la decadenza da socio.
La quota stabilita può essere versata anche contestualmente all’istanza di iscrizione.
Art. 10
Qualsiasi delibera non riportata sul registro dei verbali, o consiliari o assembleari o sindacali, è nulla. Le iniziative assunte in difformità da quanto sopra sono sotto la personale responsabilità degli amministratori, che l’hanno assunte.
Art. 11
Nel caso di omissione di atti dovuti o contrari ai fini istituzionali da parte degli Organi sociali, si può inoltrare ricorso al Comitato Regionale, che assume le necessarie determinazioni.
Art. 12
Tutta la documentazione amministrativa della Pro Loco è sotto la diretta custodia del Presidente e del Segretario. I registri vanno vidimati dal Presidente e timbrati con il sigillo dell’Associazione in ogni loro pagina.
Art. 13
L’atto costitutivo con l’annesso regolamento va depositato presso l’UNPLI regionale.

venerdì 21 agosto 2009

SICUREZZA STRADALE: AUTOVELOX GESTITI SOLO DA POLIZIA



ROMA - Stop alla gestione degli autovelox affidata a società private: le apparecchiature verranno gestite solo dagli operatori di polizia. Mai più pattuglie nascoste per la rilevazione della velocità. Massima tutela della privacy (le foto o le riprese video devono essere trattate solo da personale degli organi di polizia). E' quanto prevede una direttiva del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, emanata a ridosso dei primi rientri dalle vacanze. La direttiva affida ai prefetti il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocità e di pianificare le attività di controllo. In particolare, dovranno essere individuati i punti critici per la circolazione dove si registrano più incidenti (con riferimento al biennio precedente) e dovrà essere previsto il diffuso impiego della tecnologia di controllo remoto, che consente il controllo di tutti i conducenti che passano in un determinato tratto di strada con contestazione successiva della violazione. La Polizia stradale attuerà il coordinamento operativo dei servizi con il compito anche di monitorare i risultati dell'attività di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali.

sabato 8 agosto 2009

L'UMIDO (IMMONDIZIA) SI BRUCERA' A GALLICANO!!!!!!!!!!!

Non è un termovalorizzatore perché non produce fumi nell’aria. Si chiama impianto di compostaggio e brucia materiale organico proveniente dalla raccolta differenziata.
Sorgerà a Gallicano nel Lazio all’interno della azienda agricola del Passerrano di proprietà
della Regione Campania e sarà posizionato a fianco della centrale elettrica dell’Enel attualmente
esistente.

L’impianto sarà infatti in grado di produrre energia grazie alla combustione dell’ecogas, prodotto finale dello smaltimento dei rifiuti organici. Altro prodotto della combustione sarà il compost, materiale residuo che viene utilizzato come concime nelle coltivazioni. nessuno spreco, nessun inquinamento, queste le promesse del nuovo impianto. Ottocento mila euro il finanziamento della Provincia di Roma, 1 Mgw la capacità di produzione, giugno 2010 la data presunta di inizio dei lavori.
«Da settembre ci metteremo subito a lavoro per iniziare le procedure di esproprio e procedere alla pubblicazione del bando. Sarà un impianto strategico per tutto il territorio da cui lo stesso Comune trarrà grande beneficio proponendosi come un esempio ecologico da seguire – dichiara il sindaco di Gallicano Danilo Sordi – Ora non resta che mettere in cantiere subito la raccolta differenziata per sfruttare a pieno le potenzialità di questo importante impianto.»
C.S.

Questo è quanto pubblicato oggi sul quotidiano Cinquegiorni, che riporta oltre alla notizia gia da me anticipata nei giorni scorsi, anche l'intervista del Sindaco di Gallicano.
A questo punto delle domande:
Ma se questo impianto, come dice il Sindaco bruciando l'umido diverrà un impianto strategico per tutto il territorio, da dove arriveranno i rifiuti necessari a far funzionare la centrale di biogas?
Ma non doveva essere alimentata solo con sterco proveniente dall'azienda di Passerano?
Per questo è stata finanziata la nuova strada che collegherà la Prenestina con il casello di Lunghezza, e che guarda caso passerà vicino alla centrale Enel?
Quante decine e decine di camion transiteranno intorno a Gallicano carichi di "umido" e che renderanno l'aria analoga a quella che si respira passando nei pressi di Finocchio dove esiste un altro inceneritore?
Quali saranno le ricadute economiche, lavorative e sociali su Gallicano?
Ma siamo sicuri che tra i tanti camion che scaricheranno l'umido necessario (migliaia di tonnellate annue) non vi sarà anche umido proveniente dalla stessa regione campania?
Come ha fatto la Provincia di Roma a finanziare un progetto dove la giurisdizione di proprietà è di competenza della regione campania e dove il comune di Gallicano neanche ha iniziato le procedure di esproprio?
Guarda caso, la regione campania che fino a qualche anno fa era ostica a qualsiasi proposta di collaborazione riguardante la tenuta e castello di Passerano, ora mostra magnanità nel mettere a disposizione del nostro comune il terreno per il Pip di fronte alla Giara e ora anche il terreno per la costruzione della centrale di biogas?
Dove sono coloro che in occasione della presentazione del progetto da parte di esponenti della maggioranza erano a manifestare contro l'impianto di compostaggio? Ora che dicono?
Buona domenica.

venerdì 7 agosto 2009

A PROPOSITO DI SITI DI RIFIUTI.......

ROMA/RIFIUTI: PROVINCIA STANZIA 8,3 MLN PER DIFFERENZIATA E COMPOSTAGGIO
(ASCA) - Roma, 6 ago - La Provincia di Roma ha stanziato 8,3 milioni di euro per la raccolta differenziata porta a porta in diversi comuni e la realizzazione di un impianto di compostaggio a Gallicano.

La Giunta provinciale, inoltre, ha approvato l'investimento di 800mila euro per realizzare un impianto di compostaggio nel comune di Gallicano.

L'impianto sara' realizzato all'interno della azienda agricola di Passerrano di proprieta' della Regione Campania.

Si tratta di una struttura ad alto contenuto tecnologico, in grado di produrre energia dal biogas derivante dal trattamento dell'umido, Mentre il compost potra' essere utilizzato all'interno della stessa azienda agricola.

''La realizzazione di questi impianti - riprende Civita - e' fondamentale per rendere piu' efficente ed economico il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta.

Per questo, oltre alla struttura di Gallicano, abbiamo finanziato con 2,5 milioni di euro, altri tre impianti a Anguillara Sabazia, Velletri e Olevano Romano''.

o6 agosto 2009

res/sam/ss
(Asca)

Quanto riportato sopra è il comunicato stampa che ci riguarda come comune di Gallicano, rispetto alla questione impianto di compostaggio da crearsi a Passerano.

Da questo comunicato si comprende con chiarezza che, chi aveva l'interesse a far credere che l'impianto di biogas avrebbe utilizzato solo sterco animale, o era poco informato o in malafede.

La Provincia ha risolto tutti i dubbi!

L'impianto di biogas produrrà energia dal trattamento dell'umido e il compost derivante dalla lavorazione utilizzato nell'azienda agricola di Passerano.

Vi invito, a scanso di equivoci e per evitare che qualcuno possa continuare a operare a discredito del sottoscritto, a verificare voi di persona attraverso ricerche anche su internet, di quante decine di migliaia di tonnelate annue di umido ha bisogno la centrale biogas per funzionare.

E di certo non è difficile pensare che a Passerano dovrà per forza arrivare altro "umido" da altri posti, visto che la produzione interna prodotta dall'azienda agricola è sicuramente insufficiente a far funzionare tale impianto.

Ma certo, è meglio alzare il tiro contro il sottoscritto e qualcun'altro per distogliere l'attenzione dai veri problemi. Ma questo rientra nel compitino assegnato.

Questo blog, al di fuori dei tentativi di depistaggio in cui si cerca di portarlo, continuerà imperterrito a lasciare accesi i riflettori su questa giunta e su chi in modo meschino, ha deciso ieri di manifestare contro la creazione dell'impianto di compostaggio ed oggi, diviene il loro difensore.

giovedì 6 agosto 2009

EMAIL INVIATAMI DAL PRESIDENTE DELL'ASS. GREEN BULLETS GABRIELE MILANI OGGI 06 AGOSTO 2009

Federico,
ti scrivo questa mail, a titolo personale, in qualità di ex candidato nella lista de La Destra nelle passate elezioni amministrative ed in qualità di Presidente dell’Associazione GREEN BULLETS Shooting Club, della quale tu stesso ricopri la carica di Vice Presidente.
Questa premessa è necessaria affinchè spero vengano a cessare in qualche modo le recenti polemiche, a mio modesto parere assolutamente gratuite e pretestuose, nei tuoi confronti ma in un certo senso anche nei confronti della Ns Associazione, la quale in poco meno di due anni, grazie all’impegno ed alla costanza di tutti i soci, stà riscuotendo il meritato successo sia in campo locale che provinciale.
Nei tuoi confronti perché credo sia alquanto riduttivo e molto poco coscienzioso tirare in ballo vicissitudini personali che nulla hanno a che fare con la vita sociale, politica e culturale del nostro paese.
L’abusivismo edilizio di cui parla Gianluca è un fenomeno che non è assolutamente circoscritto in una particolare zona di Gallicano ma interessa al contrario gran parte del nostro territorio, talvolta compromettendo in maniera gravissima l’aspetto architettonico e paesaggistico del nostro immenso patrimonio ambientale, storico e culturale.
Con la lista de La Destra avevamo assunto precisi impegni nei confronti dei nostri elettori. Trasparenza e onestà erano stati i punti cardini del nostro programma che se attuato, alla lettera, avrebbe sicuramente contribuito a migliorare la complessa macchina amministrativa comunale che, senza dimenticare le parole del nostro candidato sindaco, era già palesemente compromessa.
Ora, alla luce delle recenti polemiche tra te e Gianluca, è indispensabile che ognuno di noi possa tirare serenamente le proprie conclusioni su di un ragionamento che ha ben poco di politico ma molto di personale e che credo sia doveroso quanto auspicabile, per entrambi, concludere e chiarire in separata sede e non utilizzando i vari vostri blog che, al contrario, dovrebbero servire da mezzo di comunicazione efficiente e alternativo alla scarsa informazione sull’attività amministrativa dell’attuale amministrazione.
E’ chiaro che l’esempio riportato nel blog di Gianluca non ha fondamento poiché, se per ogni abuso edilizio riscontrato a carico di un consigliere o amministratore, si debba procedere con dimissioni…sarebbe alquanto giusto e legittimo pensare che si arriverebbe subito ad Elezioni anticipate...e, credendo che non sia questo l’intento di Gianluca, credo sia più giusto riformulare il concetto e tornare ad occuparsi dei problemi seri che gravano sul nostro paese.
L’abusivismo è uno di questi che un Associazione di Consumatori importante come CO.DI.CI. credo abbia tutto l’interesse a perseguire.Vorrei poter parlare e discutere nei vostri blog di Ambiente e Associazionismo, di Cultura e Tradizioni, di Amministrazione e Opere Pubbliche. Perché non è possibile tutto questo?
Vorrei trattare di Università Agraria e di Consorzio Stradale.Vorrei parlare di un problema che sento particolarmente, e sfido chiunque a smentirmi, come quello del RADON e di altri problemi legati all’inquinamento (discarica di Rio Secco, Caipoli etc..).
Sarei felice di discutere con tutti circa le reali esigenze del nostro paese che, senza nulla togliere all’idea, non mi sembra siano riconducibili essenzialmente alla realizzazione di una pista ciclabile o la sistemazione di un parco, mancando in vari punti del nostro paese marciapiedi, illuminazione, strade percorribili senza buche ed altro, altro ancora…Sarebbe bello parlare con voi del problema RANDAGISMO, sollevato all’amministrazione comunale dalla nostra Associazione GREEN BULLETS, ancor prima dei proclami pubblicitari e ambientalistici di Co.di.ci. con il suo Dossier ambientale.
Insomma, da parlare su Gallicano ci sarebbe parecchio…il vostro impegno, davanti agli elettori (Gianluca, in qualità di candidato a sindaco de La Destra, Federico in qualità di Consigliere del Consorzio Stradale) è fondamentalmente quello di trasformare le parole in fatti concreti e tangibili.
Sono sicuro che entrambi, riconoscendovene personalmente a ciascuno le proprie capacità, saprete portare a termine nel migliore dei modi.
Da cittadino posso solo augurarvi un proficuo lavoro.
Grazie per lo spazio.
Gabriele Milani

mercoledì 29 luglio 2009

A PROPOSITO DI COERENZA................

Certo che a Gallicano non ci facciamo mancare proprio niente.Pensavamo, ma evidentemente sbagliando, che era impossibile aggiungere qualcosa a queste torride giornate di fine luglio, ma come al solito i proverbi non sbagliano quasi mai.

Mai dire mai!

In questi giorni per il paese non si parla e si ride molto di un personaggio che fino a qualche mese fa, voleva dettare le regole dell'essere più fascista dei fascisti, mentre oggi gettata la maschera si rivela per quello che è sempre stato e che sempre sarà.

A me personalmente non fa ne caldo ne freddo conoscere quali saranno i suoi nuovi traguardi politici, ne tantomeno scrivere del suo nuovo ruolo all'interno del palazzo di via III novembre con uina "qualifica" dal nome nobile e altisonante.

Ma una cosa vorrei ricordarla a chi legge questo blog e non certamente al camaleonte della politica gallicanese, adesso finalmente sapete chi è l'uomo mascherato che giocava a fare il Duce con spalle dritte, petto in fuori ma che nel suo io era e è, più antifascista dell'intero schieramento del centro sinistra.

Quindi non commento ma vedrete che tra qui a non molto l'uomo mascherato ne combinerà un'altra delle sue.

Attendete con pazienza.

mercoledì 22 luglio 2009

Strada, legge prima dell'esodo "Alcol zero per i neopatentati"


Roma - Giro di vite sulle strade prima dell'esodo di agosto. La commissione Trasporti della Camera ha approvato, in sede legislativa all’unanimità, con due astenuti, le nuove norme sulla sicurezza stradale. Ora il testo passa al Senato, per l’approvazione definitiva. La maggioranza e l’opposizione intendono approvare definitivamente le nuove norme, a Palazzo Madama, prima dell’inizio dell’esodo di agosto. Tra le misure, zero alcol per i neopatentati e conducenti professionali, 15 anni di carcere per chi uccide guidando sotto effetto di alcol e droghe, vincoli ulteriori per i 150 km all’ora in autostrada, narcotest alla presenza di personale sanitario.
Giro di vite Con le nuove regole chi ha preso la patente da meno di tre anni e chi guida per lavoro non potrà bere neanche un goccio prima di mettersi al volante. Per chi viene pizzicato alla guida dopo una birra, la prima volta scatta la multa da 155 a 624 euro, la seconda arriva la revoca della patente. La licenza verrà immediatamente ritirata a chi inverta il senso di marcia, attraversi lo spartitraffico o percorra contromano autostrade e strade extraurbane.
Narcotest Arriva il narco-test, che affiancherà quello sul tasso alcolico. A praticarlo al guidatore, però, potrà essere solo personale sanitario. Per la definizione degli strumenti con i quali sarà effettuato il test il documento rimanda a un decreto attuativo. Il nuovo provvedimento introduce anche l’insegnamento obbligatorio dell’educazione stradale nelle scuole, mentre stabilisce criteri di idoneità tecnica più stringenti per i titolari delle autoscuole.
Il limite a 150 all'ora Tra le novità più discusse il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti di autostrada, interpretato dai critici come un ammorbidimento delle regole. In realtà attualmente il codice della strada stabilisce, all’articolo 142, che "sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 chilometri orari". Il nuovo provvedimento impone che l’innalzamento del limite possa avvenire soltanto nei tratti di strada in cui sono installati i tutor (rilevatori in grado di calcolare la velocità media dell’auto su un determinato tratto di strada, tenendo conto del tempo impiegato dal veicolo per percorrerlo tutto). Tra le altre novità tecnologiche, invece, il testo introduce in via sperimentale la "scatola nera" sui veicoli per i quali è necessaria la patente di guida C, D o E e del "casco elettronico" per chi viaggia su due ruote.
Contro gli appalti facili dei Comuni Ma se gli italiani dovranno stare più attenti alla guida, anche per i Comuni si profila un giro di vite. Tra le novità, infatti, c’è anche il divieto per gli enti locali di far uso di autovelox e di altri strumenti di controllo se non di loro proprietà. Mezzi che comunque potranno essere utilizzati solo con l’impiego di vigili. In questo modo viene di fatto vietata la pratica di dare in appalto a società esterne il controllo del traffico e la sanzione delle contravvenzioni. L’innovazione dovrebbe scoraggiare la pratica di fare cassa attraverso le multe. I vigili urbani, inoltre, non potranno effettuare controlli su autostrade e strade extraurbane principali. E una buona parte dei proventi delle multe dovrà essere obbligatoriamente indirizzata al miglioramento della segnaletica stradale, al potenziamento delle barriere, al rinnovo del manto stradale e all’intensificazione dei controlli.

domenica 12 luglio 2009

SPERIAMO CHE LA PROCURA LEGGA !

Dai quotidiani "La Repubblica e Cinque" apprendiamo della nuova querelle tra la Regione Campania con il nuovo assessore Forlenza a la società che gestisce l'aviosuperficie di Caipoli, esistente sul terreno di proprietà della fondazione Colosimo (Passerano) e precisamente a Caipoli.

La Regione Campania lamenta il fatto che l'aeroporto sia abusivo non solo nella costruzione di manufatti ma anche nel fatto che l'area sia destinata a decolli e atterraggi. Anzi per dirla con le parole dell'assessore campano talmente abusivo che lui stesso ha provveduto a informare gli organi competenti che da quel terreno (a pochi minuti di volo al centro di Roma) partono e arrivano aerei a motore.

Dall'altra parte la società che gestisce l'aviosuperficie, nel rispondere alle domande del giornalista di Rrepubblica sostiene tre cose :

a) che il terreno dove hanno fatto l'aviosuperficie era una discarica;

b) che l'aeroporto è utile per chi, per esempio in volo ha bisogno urgente della toilette e sa che li può scendere, fare i propri bisogni e ripartire;

c) che non sapevano che il terreno fosse di proprietà della Regione Campania.

Bene, queste motivazioni anche se non condivisibili sono le motivazioni edotte.

Ma manca un soggetto in questa querelle.

Manca un soggetto che essendo istituzionale ha un diretto ruolo, compito e credo anche qualche responsabilità, nella questione.

Ma questo soggetto istituzionale, che corrisponde al Comune di Gallicano nel Lazio, per bocca di uno dei suoi più autorevoli rappresentanti, ovvero Vice sindaco, nonchè assessore con delega proprio su Passerano e perchè no anche assessore all'urbanistica nella passata consiliatura, che cosa fa o cosa dice?

Nulla!

Come le squadre di calcio in difficoltà che subiscono sconfitte su sconfitte decidono di entrare in silenzio stampa, anche lui adotta la stessa tecnica.

Questo è quanto apprendiamo dal quotidiano "Cinque".

Qualche lettore un po sbadato potrebbe pensare, che essendo lui un rappresentante del comune estraneo a questa faccenda non abbia da dire nulla e quindi nulla da rispondere alla stampa.

Ma è bene ricordare a tutti, anche ai lettori più disattenti che il Comune di Gallicano conosce talmente bene questa situazione che non riusciamo a comprendere la linea scelta, ovvero del silenzio stampa.

Sbaglio o qualche anno fa la giunta comunale richiese una variazione di PRG per far si che l'area fosse destinata a aviosuperficie?

Sbaglio o sempre in quel periodo un tecnico comunale dell'ufficio tecnico contrario nel firmare un atto amministrativo, fu sostituito nel firmare il medesimo atto dal responsabile dell'area tecnica in persona?

Sbaglio o un consigliere di minoranza (Rossi) denunciò oltre che al Comune, al Comandante della Polizia Urbana e alla Procura di Tivoli che in quell'area vi era un aeroporto su un'area che prima era una discarica e che vi erano stati costruiti dei manufatti?

Ma allora mi chiedo, prima che qualcuno possa ricordarmi che anch'io ho avuto un immobile sottoposto a sequestro per violazione urbanistica, che prontamente i vigili e l'ufficio tecnico hanno posto i sigilli e che una causa mi attende da qui a non molto, ma a Caipoli nessuno ha visto nulla? Nessuno ha mai visto decollare o atterrare aerei a motore, nessuno ha mai visto hangar?

Ma sbaglio o all'ultima festa di S. Antonio un elicottero, con estrema bravura del pilota, fermo in volo sulla piazza dove avveniva la benidizione degli animali lanciava coriandoli sulla cittadinanza festante?

Sbaglio o qualcuno pensava fino a poco tempo fa di fare una convezione con l'aviocaipoli al fine di ottenere, grazie all'utilizzo di un aeromobile, un maggiore controllo del territorio gallicanese sia in termini di prevenzione di sicurezza che in materia di abusivismo.

Peccato che quella convenzione non sia andata in porto, perchè con l'elicottero che si alzava in volo dalla pista di Caipoli, al fine di stanare nuove edificazioni abusive, sarebbe stato difficile nascondere l'aeroporto dal quale lo stesso elicottero era partito.

Ma questa è Gallicano!

Quella Gallicano che vede solo alcuni edifici abusivi, dimenticando di vederne per esempio molti altri che da tinelli sono diventati ville con torrette di avvistamento, costruzioni nuove fatte per ricoveri d'animali e che un giorno otterranno il cambio di destinazione d'uso, a differenza di altri che invece se gli andrà bene dovranno essere abbattuti solo perchè hanno fatto una stanza in più.

Questa è Gallicano e allora per scoprire che a Caipoli, per dirla con le parole dell'assessore campano, ci fosse un aeroporto fantasma i gallicanesi dovevano apprenderlo dalle pagine dei due quotidiani.

Evviva il silenzio stampa, evviva chi l'ha inventato, evviva chi lo pratica!